Costanzo: “Un’estate nera per il fetore del depuratore e l’assenza di programmazione”

“Quella che nei fatti si sta già concludendo può essere definita la più brutta estate che si ricordi per la città di Catanzaro. Non saranno nè la ruota panoramica da lunapark , ne i passeggeri bagliori del Festival del Cinema, a cancellare l’immagine di una città in disarmo, seppellita dai problemi, incapace di programmare e che oggi è sorpassata – per non dire asfaltata – sul piano del marketing territoriale da tutte le altre realtà calabresi”. Lo afferma in una nota il capogruppo FareperCatanzaro, che aggiunge: “Un’estate nera che ricorderemo per il fetore del depuratore, per il mare sporco, per l’acqua marrone che scorre dai rubinetti, per le discariche abusive sul territorio, per la mancata cura degli spazi verdi. Assistiamo, sbigottiti, al commissariamento da parte del sindaco dell’assessorato all’Igiene e al contemporaneo mantenimento in giunta del titolare della delega che oggi è seppellito di critiche da parte di tutta la cittadinanza”.

Un’estate nera”. Un’estate nera, secondo Costanzo anche per il disordine che, a suo dire, regna a Lido, per l’aumento dell’abusivismo commerciale, per la totale assenza di programmazione culturale “che oggi ci fanno perdere il derby non solo con la città di Cosenza – che registra un incremento significativo di quote turistiche – ma praticamente con tutte le città e cittadine calabresi. Soverato, che è la nostra dirimpettaia sulla costa jonica, stravince il confronto sia per il numero e la qualità degli eventi – molti dei quali realizzati dall’imprenditore defenestrato dal sindaco Abramo per motivi politici – sia per la nascita di molte iniziative nel settore dell’intrattenimento.

Un’estate nera”. Un’estate nera, secondo Costanzo anche per il disordine che, a suo dire, regna a Lido, per l’aumento dell’abusivismo commerciale, per la totale assenza di programmazione culturale “che oggi ci fanno perdere il derby non solo con la città di Cosenza – che registra un incremento significativo di quote turistiche – ma praticamente con tutte le città e cittadine calabresi. Soverato, che è la nostra dirimpettaia sulla costa jonica, stravince il confronto sia per il numero e la qualità degli eventi – molti dei quali realizzati dall’imprenditore defenestrato dal sindaco Abramo per motivi politici – sia per la nascita di molte iniziative nel settore dell’intrattenimento.

La crisi dei commercianti. Non bisogna essere maghi del settore economico, per capire che il bilancio degli operatori commerciali di Lido si chiuderà in nero rispetto allo scorso anno. Noi continuiamo a proporre sagre e luna park, gli altri presentano eventi che calamitano migliaia di persone. Ma è l’organizzazione generale del quartiere che non funziona, dal traffico all’acqua, dallo stato delle strade a quello dei giardini. La ricorderemo per la mancata apertura della funicolare – che forse avverrà a fine mese dopo un anno di sospensione – per il contestato avvio del piano della mobilità che tanto scontento ha suscitato, per la proliferazione dei paletti.
Centro storico desertificato e Lido nel caos più totale: sono questi i risultati che la Giunta Abramo quater incassa.Perdiamo le ultime funzioni direzionali, altre – come l’Anas – sono a forte rischio, ma è soprattutto la credibilità del Capoluogo ad essere messa a repentaglio dall’incapacità, dall’inconsistenza e dalla assoluta mancanza di visione di quella che tutti ormai definiscono la peggiore Giunta di tutti i tempi.
Di una cosa però siamo grati al sindaco Abramo e ai suoi assessori, da lui stesso definiti in una lettera fannulloni. Sono riusciti – con il loro malgoverno – a svegliare un popolo sonnolento come quello Catanzarese, sonnolento ma non per questo senza dignità, sonnolento ma che ormai vede la nostra città risucchiata verso la definitiva cancellazione. Sono riusciti-conclude la nota- a scatenare la protesta di un popolo civile e composto che mai, a memoria d’uomo, si era schierato in maniera così forte contro l’Amministrazione. Lenzuola dappertutto per il depuratore che non funziona e inquina il mare, per il centro storico palificato, per l’immondizia dilagante, per l’incuria del verde. La città non ne può più di Abramo, del suo cerchio magico, dei suoi sostenitori occulti”.

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