Durante la riunione della commissione attività economiche presieduta da Antonio Ursino, il consigliere del movimento Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo, lancia la propria proposta
“Certamente la ripresa sarà lenta e, qualora questo avvenisse, e tutti ci auguriamo avvenga presto, non potrà comunque riprendere immediatamente la vita precedente all’arrivo del Coronavirus. Non c’è dubbio che ci sono categorie di lavoratori autonomi che stanno veramente soffrendo pesantemente questa forzata inattività. Ragioniamo, dunque, su come avviare una ripresa graduale delle attività del nostro debole tessuto economico a cominciare da quelle che possono lavorare su appuntamento”. E’ la proposta avanzata questa mattina dal consigliere del movimento Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo, nel corso della riunione della commissione attività economiche presieduta da Antonio Ursino.
“Certamente la ripresa sarà lenta e, qualora questo avvenisse, e tutti ci auguriamo avvenga presto, non potrà comunque riprendere immediatamente la vita precedente all’arrivo del Coronavirus. Non c’è dubbio che ci sono categorie di lavoratori autonomi che stanno veramente soffrendo pesantemente questa forzata inattività. Ragioniamo, dunque, su come avviare una ripresa graduale delle attività del nostro debole tessuto economico a cominciare da quelle che possono lavorare su appuntamento”. E’ la proposta avanzata questa mattina dal consigliere del movimento Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo, nel corso della riunione della commissione attività economiche presieduta da Antonio Ursino.
“Mi riferisco a barbieri, parrucchieri, estetisti, autolavaggi, gioiellerie, articolo da regalo, abbigliamento, ecc. che possono lavorare per appuntamento, varrà certamente il rispetto delle condizioni di sicurezza, dunque mettendo in atto tutti quei sistemi di protezione personale come: guanti, mascherine, disinfettante. Inoltre, si può prevedere anche l’apertura di ristoranti e pizzerie limitando l’accoglienza al quaranta per cento dei posti disponibili e il rispetto delle condizioni di sicurezza e di protezione sia dei clienti che del personale” Costanzo ha anche chiesto che sia valutata con saggezza anche “la riapertura del commercio ambulante di frutta e verdura.
Si tratta di proposte che vanno nella direzione di dare un po’ di sollievo a piccole imprese o lavoratori autonomi del nostro territorio che rischiano di non riprendersi da questa sferzata e di non riaprire mai più. Ogni serranda che resterà abbassata sarà una ferita per il nostro territorio già fortemente in crisi già prima della pandemia. Per scongiurare questo gli interventi finora varati non sono risultati sufficienti e occorre quindi – ha concluso – che si intraprendano, senza indugio, decisioni graduali ma concrete verso queste attività che il blocco potrebbe non fargli alzare mai più la serranda”.
Redazione Calabria 7