Covid-19, Usa primo paese per contagi. Trump a Xi: “Lavoriamo insieme”

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Sono oltre 100mila le persone affette da Covid-19 e 1.358 le vittime negli Usa i dall’inizio della pandemia. Sorpassate Cina e Italia. Il presidente apre alla collaborazione con Pechino nella gestione dell’emergenza. Xi: “Servono azioni reali”

Gli Usa sorpassano Cina e Italia e diventano il Paese al mondo con più contagi dal Covid-19. Secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, I casi di coronavirus negli Stati Uniti raggiungono e superano quota 100.000 dall’inizio della pandemia. In queste ore si registra anche una svolta da parte di Donald Trump nella gestione dell’emergenza con una netta apertura alla Cina. “Ho appena concluso un’ottima conversazione con il presidente Xi della Cina. Abbiamo discusso in dettaglio sul Coronavirus che sta devastando gran parte del nostro Pianeta”, ha scritto su Twitter il presidente americano, secondo cui “la Cina ha molta esperienza e ha sviluppato una forte conoscenza del virus. Stiamo lavorando a stretto contatto insieme. Molto rispetto!”. Parole che contrastano con quelle delle settimane precedenti in cui il tycoon aveva sempre parlato di “virus di Wuhan”, accusando la Cina di non aver avvertito il mondo sulle conseguenze della diffusione del contagio.

Gli Usa sorpassano Cina e Italia e diventano il Paese al mondo con più contagi dal Covid-19. Secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, I casi di coronavirus negli Stati Uniti raggiungono e superano quota 100.000 dall’inizio della pandemia. In queste ore si registra anche una svolta da parte di Donald Trump nella gestione dell’emergenza con una netta apertura alla Cina. “Ho appena concluso un’ottima conversazione con il presidente Xi della Cina. Abbiamo discusso in dettaglio sul Coronavirus che sta devastando gran parte del nostro Pianeta”, ha scritto su Twitter il presidente americano, secondo cui “la Cina ha molta esperienza e ha sviluppato una forte conoscenza del virus. Stiamo lavorando a stretto contatto insieme. Molto rispetto!”. Parole che contrastano con quelle delle settimane precedenti in cui il tycoon aveva sempre parlato di “virus di Wuhan”, accusando la Cina di non aver avvertito il mondo sulle conseguenze della diffusione del contagio.

Xi a Trump: “Cina e Usa dovrebbero unirsi nella lotta”

Secondo quanto riferito dalla tv statale cinese Cctv, Xi ha sottolineato a Trump che la Cina e gli Usa dovrebbero “unirsi nella lotta” contro la pandemia che sta avanzando a livello globale. Il presidente cinese, nella telefonata avuta con il collega americano Donald Trump, ha espresso l’auspicio che Washington prenda “azioni reali” per migliorare i rapporti bilaterali. Le relazioni tra i due Paesi, ha aggiunto Xi, “sono arrivate a una congiuntura importante”. Telefonata tra Xi e Trump che arriva dopo che negli Usa i numeri ormai sono schizzati in alto e c’è grande preoccupazione soprattutto a New York. Il picco dei contagi? “Forse a settembre”, è la previsione del sindaco della Grande Mela Bill de Blasio.

Per il primo cittadino “metà della popolazione della metropoli sarà colpita dal coronavirus”, quasi 4 milioni di persone. “È preoccupante, ma bisogna cominciare a dire la verità”. Il governatore Andrew Cuomo ha parlato invece di 44.635 casi e 519 decessi nell’intero Stato – con un aumento di 134 rispetto a ieri – e lanciato l’allarme ospedali, dove medici e infermieri descrivono “una situazione apocalittica”. Ha aggiunto che sono 6.481 le persone ricoverate, 1.583 quelle in terapia intensiva, 2.045 quelle guarite.

Potremmo inviare ventilatori a Italia e Gran Bretagna

Se gli Stati Uniti non avranno bisogno di ventilatori, “potrebbero inviarli all’Italia e alla Gran Bretagna”. Lo afferma Donald Trump sottolineando che gli Usa sono nella posizione di produrre ventilatori ed eventualmente inviarli ad altri paesi. “Ne hanno tutti bisogno”, dice Trump. Il presidente degli USA annuncia inoltre, che oggi ha parlato con l’a.d. della Boeing chiedendogli di produrre migliaia di mascherine protettive contro il contagio da Coronavirus. Una risposta affermativa della Boeing aiuterebbe a sviluppare mascherine in fretta per il fabbisogno mondiale.

Redazione Calabria 7

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