Covid, 23enne muore solo in ospedale. La mamma denuncia: “Disumano”

Alla donna è stato negato l'accesso per le norme anti contagio. ""Il nostro sbaglio è stato quello di rispettare le regole"

Un 23enne, mort, è morto il 16 gennaio scorso all’ospedale fiorentino di San Giovanni di Dio, senza la possibilità di vedere la madre: alla donna è stato negato l’accesso per le norme anti contagio. La vicenda è stata denunciata, tramite la trasmissione Agorà su Rai3, dalla madre e dai nonni del giovane. “Il nostro sbaglio è stato di rispettare le regole, il lavoro dei medici – dice ora la madre, Rosalia De Caro -: ci siamo fidati, ma quando ci hanno chiamato alle 4 del mattino era tardi e mio figlio è morto da solo. Qui si parla di disumanità, ne parlo perché spero che le cose cambino, lo faccio per un’altra mamma”. Simone soffriva di piastrinopenia, fin da piccolo. La madre racconta che faceva controlli regolari, ogni tre mesi: “Nessuno ci aveva mai detto che rischiava di morire”.

Il ricovero del 23enne

Il ricovero del 23enne

Il 23enne si è sentito male il 13 gennaio, venendo poi ricoverato. “Quando nell’ultima telefonata la dottoressa mi ha detto che la situazione era grave – aggiunge la madre – ho chiesto di poter andare, sono vaccinata, avrei potuto fare un tampone, ero disposta anche a stare fuori dal reparto. Ma mi hanno detto che non potevo entrare per il Covid e che era inutile stare là fuori a prendere freddo. Poi alle 4 di mattina mi hanno chiamato dicendo di correre all’ospedale e quando sono arrivata lì con i miei genitori Simone era morto da poco. Da vivo non ce l’hanno fatto vedere, ma quando era morto ci hanno fatto entrare nella sua stanza in cui c’erano anche altri due pazienti. E’ assurdo. Quando lo abbiamo fatto notare ai medici, hanno abbassato la testa e non ci hanno risposto”.

La morte per arresto cardiaco

Il giovane, secondo quanto detto dall’ospedale alla famiglia, è morto per arresto cardiaco. “Quando ho parlato con i medici mi hanno detto che non se lo aspettavano nemmeno loro e hanno detto che gli avrebbero fatto l’autopsia, ma non ho dato il consenso. Mio marito è morto per un incidente stradale e non me la sono sentita di affrontare un nuovo calvario. Non ho sete di giustizia, tanto nessuno mi riporterà mio figlio. Spero solo che abbiano tutti la coscienza apposto”. Il direttore di medicina interna del San Giovanni di Dio, Alberto Fortini, ad Agorà ha dichiarato: “Ci sono cose che non hanno delle regole precise e vanno interpretate sul momento e forse non sempre si interpretano nella maniera corretta. Io stesso se potessi tornare indietro e fare qualcosa lo avrei sicuramente fatto e di questo ne prenderemo atto. Anche nelle esperienze peggiori bisogna trarre qualche seme per fare meglio nelle prossime situazioni”.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Il Coordinamento Provinciale di Sinistra Italiana: “Non si conoscono i motivi che hanno provocato la soppressione del servizio né i tempi di riapertura”
Il sindaco Roy Biasi e l’assessora Maria Fedele hanno incontrato la vicepresidente Giusy Princi a Catanzaro
Domani i funerali, che saranno celebrati dal vescovo di Lamezia Terme, a S. Pietro Apostolo, città di origine del sacerdote
L'Università Magna Graecia è tra i 10 atenei italiani selezionati per ospitare i talk, che avranno come tema il claim “Impariamo ad Amarci”
Dopo l’intervento dei carabinieri, è emerso un triste quadro fatto di violenza fisica e psicologica, che andava avanti da diverso tempo
“Si valuta una delibera per concedere l’uso gratuito dei locali, per un periodo sufficiente a risolvere le problematiche dibattute”
La Digos di Cosenza ha già identificato una dozzina di tifosi giallorossi. Tra i reati contestati, lesioni aggravate, devastazione e saccheggio, violenza privata e altri
I disordini si sono registrati fuori dallo stadio a Cosenza, con tifosi che avrebbero ingaggiato un confronto con le forze dell’ordine e lanciato fumogeni e petardi
"Da quanto ci è stato riferito - fa sapere il sindacato - sulla carta è tutto fatto è c’è pure una responsabile ma nella realtà nulla si è mosso in questo ultimo anno"
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved