di Giovanni Bevacqua – “Perché per una sola azienda, a cui siamo tutti vicini, devono rimetterci altre ventidue che non sono rimaste coinvolte da questa situazione? È la domanda che vorrei porre a chi verrà ad ascoltare le nostre rimostranze”. È la voce degli operatori del Comalca che questa mattina hanno bloccato la strada davanti al palazzo comunale di Catanzaro perché in disaccordo con l’ordinanza con cui il sindaco Sergio Abramo ha prorogato la chiusura del mercato ortofrutticolo fino a lunedì. A seguito della positività al coronavirus di uno dei titolari, ricoverato al reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Pugliese, l’Asp ha prima su suggerito la chiusura per un paio di giorni del centro ortofrutticolo cittadino per poi chiedere un prolungamento della chiusura per il completamento dei test su tutti gli operatori del mercato. E così è stato.
“Il blocco dell’attività – continuano – ha causato e sta causando importanti danni economici. Non avere delle risposte sulla riapertura quando tutti noi, che oggi siamo qui per protestare pacificamente, abbiamo già avuto esito negativo al test, ci preoccupa seriamente. Perché abbiamo la sensazione che la riapertura slitterà ulteriormente”. Nelle prossime ore ci dovrebbe essere l’incontro con il sindaco o chi per lui per fare chiarezza sulla situazione e dare risposta alle domande degli operatori del Comalca.
“Il blocco dell’attività – continuano – ha causato e sta causando importanti danni economici. Non avere delle risposte sulla riapertura quando tutti noi, che oggi siamo qui per protestare pacificamente, abbiamo già avuto esito negativo al test, ci preoccupa seriamente. Perché abbiamo la sensazione che la riapertura slitterà ulteriormente”. Nelle prossime ore ci dovrebbe essere l’incontro con il sindaco o chi per lui per fare chiarezza sulla situazione e dare risposta alle domande degli operatori del Comalca.