“Siamo in crisi di governo da dieci giorni e l’epidemia paradossalmente è andata meglio. Questo perchè l’epidemia è stata gestita dalle regioni. Se ci fosse appoggiati di più alle regioni, che hanno il polso del territorio, magari con una regia centrale, ma non con una gestione centralizzata, forse oggi non saremmo dove ci troviamo”. È quanto ha affermato il noto infettivologo e direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti.
Ultimi dati confortanti
Ultimi dati confortanti
“I dati degli ultimi giorni sono confortanti – prosegue l’infettivologo – ma questo non vuole dire abbassare la guardia. Anzi, un mese e mezzo fa avevo detto che sarebbe stato necessario a pensare a un “piano B” per la vaccinazione. Ora stiamo iniziando a farlo. In un momento di contingenza di vaccini, dobbiamo mettere prima in sicurezza la fascia di popolazione in cui il Covid ha fatto i danni peggiori. La stratificazione per età va bene fino agli 80enni, al di sotto bisogna ragionare per fragilità”. Inoltre, ha concluso il presidente della Società italiana di terapia antinfettiva, “è inutile assumere strutture nuove per la vaccinazione che dureranno qualche mese. Bisogna sfruttare le realtà che esistono: ospedali, farmacie, strutture private”.
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