Tutti vaccinati contro il Covid entro l’estate, ma anche prima se si velocizzano le operazioni e arrivano le dosi previste. È questo l’ambizioso obiettivo del generale Francesco Paolo Figliuolo, il nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid voluto dal governo Draghi per sostituire Domenico Arcuri. Proprio mentre il Premier illustrava il nuovo piano vaccinale anti-Covid nazionale con le categorie di rischio, infatti, Figliuolo non ha nascosto il suo ottimismo sull’accelerazione auspicata anche da Draghi. “Normalmente io faccio le battaglie per vincerle, mica per perderle” ha concluso l’alto ufficiale degli alpini proprio nei minuti che hanno preceduto il discorso del Presidente del Consiglio al centro vaccinale di Fiumicino
Io sono “molto ottimista” sulla campagna di vaccinazione – ha sottolineato Figliuolo – spiegando che tutto si basa su “due pilastri”. Da una parte la disponibilità e l’afflusso dei vaccini e dall’altra la capacità di somministrarli in tempi certi. Se sul primo molto dipende da Ue e Governo, sul secondo punto tutto è basato sulla sua capacità di organizzazione e distribuzione. “Io sono uno che controlla le cose che fa, la chiave è comando accentrato ed esecuzione decentrata” ha spiegato il Generale che già nei giorni scorsi si è messo al lavoro per dare una mano a quelle regioni dove la campagna vaccinale sta andando più a rilento.
Io sono “molto ottimista” sulla campagna di vaccinazione – ha sottolineato Figliuolo – spiegando che tutto si basa su “due pilastri”. Da una parte la disponibilità e l’afflusso dei vaccini e dall’altra la capacità di somministrarli in tempi certi. Se sul primo molto dipende da Ue e Governo, sul secondo punto tutto è basato sulla sua capacità di organizzazione e distribuzione. “Io sono uno che controlla le cose che fa, la chiave è comando accentrato ed esecuzione decentrata” ha spiegato il Generale che già nei giorni scorsi si è messo al lavoro per dare una mano a quelle regioni dove la campagna vaccinale sta andando più a rilento.
“Alcune regioni mi preoccupano “
L’obietto finale è di arrivare a vaccinare tutti gli italiani “almeno entro l’estate. Se poi ce la facciamo prima siamo più bravi. Ecco, noi ci attrezziamo a essere più bravi ha sottolineato Figliuolo. “Alcune regioni mi preoccupano e la Calabria è tra queste” ha ammesso il generale assicurando però che “i problemi li risolveremo quando arriverà Johnson&Johnson perché ci consegneranno 25 milioni di dosi e, poiché se ne fa una soltanto, è come se ne arrivassero 50 milioni”. Anche sul vaccino AstraZeneca al centro dei dubbi di molti dopo il richiamo precauzionale di un lotto da parte di Aifa, il Generale rassicura: “AstraZeneca è sicuro, è un prodotto fortissimo, che fornisce uno scudo molto importante già con la prima dose, ha solo lo 0,002 per cento di effetti collaterali gravi. Ma gode di cattiva pubblicità perché è stato comunicato male anche per l’eccesso di cautela dell’Europa”
“Aumentare i punti di somministrazione”
In precedenza Figliuolo aveva spigato che il problema è il trasporto delle dosi “nell’ultimo miglio” sul territorio e la gestione dei punti di somministrazione. Per il Commissario i punti vaccinali vanno incrementati usando ogni possibilità: siti produttivi, asset protezione civile e forze armate. Figliuolo per questo si farà carico di aumentare i centri vaccinali e dei rinforzi sanitari e organizzativi. “Io sento che c’è un afflato e che vincerà l’Italia. Mi stanno chiamando tutti, l’Eni, l’Enel, il Coni, i medici sportivi. È una sfida bella e importante. Ora dobbiamo tarare i sistemi informativi” ha concluso il generale. (Fonte: FanPage.it)