Il percorso è tracciato, entro la prima metà di ottobre l’obbligo di Green Pass sarà esteso a milioni di lavoratori. E’ una ipotesi sul tavolo del Governo, in vista dell’allargamento del certificato verde, atteso già questa settimana. L’obbligo dovrebbe ora riguardare tutti i dipendenti pubblici e, tra i privati, essere esteso agli esercenti di quelle attività che richiedono il Pass per l’accesso, dai ristoranti alle palestre. Passa dunque la linea dei ministri Renato Brunetta e Roberto Speranza, concordata con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Rimane la resistenza del leader della Lega Matteo Salvini
Il percorso è tracciato, entro la prima metà di ottobre l’obbligo di Green Pass sarà esteso a milioni di lavoratori. E’ una ipotesi sul tavolo del Governo, in vista dell’allargamento del certificato verde, atteso già questa settimana. L’obbligo dovrebbe ora riguardare tutti i dipendenti pubblici e, tra i privati, essere esteso agli esercenti di quelle attività che richiedono il Pass per l’accesso, dai ristoranti alle palestre. Passa dunque la linea dei ministri Renato Brunetta e Roberto Speranza, concordata con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Rimane la resistenza del leader della Lega Matteo Salvini
La stessa norma – come riporta TgCom24, che dovrebbe portare a chiedere ai camerieri il certificato che i loro clienti devono esibire, potrebbe condurre all’introduzione dell’obbligo anche per gli utenti che accedono agli uffici pubblici. Ma la misura sarebbe ancora allo studio. Il Governo sta lavorando per mettere a punto la cornice di regole sul Green pass che riguarderà anche la definizione di azienda pubblica o privata, e come considerare, ai fini delle scelte sul pass, le imprese giuridicamente private ma che lavorano per il pubblico.
La data di entrata in vigore del decreto – scrive il Corriere della Sera, dovrebbe essere il 10 ottobre, così come già deciso per i lavoratori esterni delle Rsa. Il green pass viene rilasciato a chi ha effettuato almeno la prima dose nei 15 giorni precedenti, a chi è guarito nei precedenti nove mesi, a chi si è sottoposto a tampone antigenico e molecolare e ha avuto esito negativo nelle 48 ore precedenti. Dal momento dell’entrata in vigore del decreto si ritiene quindi indispensabile lasciar passare il tempo necessario a chi vuole immunizzarsi di effettuare la prenotazione, ricevere il vaccino e fare trascorrere i 15 giorni previsti per legge dalla somministrazione della prima dose.
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