Il test antigenico rapido con la semplice tecnica immunocromatografica per la rilevazione di Covid-19, ovvero il test rapido che si esegue negli ambulatori e in farmacia e usa la ‘saponettina’ che rileva solo positivo/negativo (detto “test qualitativo”) in pochi minuti, “sbaglia quasi una volta su due fornendo un alto tasso di falsi negativi“. E’ l’allarme lanciato da uno studio condotto dal Centro ricerche Altamedica di Roma su 332 pazienti, sottoposto alla rivista internazionale ‘Future Virology’.
“Falso senso di sicurezza nei negativi”
“Quasi una persona su due risultata negativa è ancora infettiva”
“Non si deve però confondere il test antigienico rapido immunocromatografico qualitativo (quindi solo positivo o negativo) fatto in ambulatorio medico o in farmacia con il test rapido quantitativo eseguito in laboratorio attraverso metodiche di immunofluorescenza. Esame quantitativo che utilizza metodologie ed apparecchiature specifiche che risultano molto più attendibili – conclude Giorlandino – Si ribadisce inoltre che il test in biologia molecolare rappresenta, pur non dando neanche lui massima certezza, il gold standard diagnostico. Solo la sua negatività può consentire una ragionevole tranquillità”.