Dall’ultima indagine rapida sulla prevalenza e distribuzione delle varianti di SarsCoV-2 emerge che “Omicron risulta avere una prevalenza stimata al 100%. La sottovariante BA.5 è ampiamente predominante, con una prevalenza a livello nazionale pari a 90,8% (75,5% nell’indagine precedente”. E’ quanto si legge nel report esteso settimanale dell’Istituto superiore di sanità. La prevalenza di BA.5 è elevata in tutte le Regioni, «con un range compreso fra il 76,5% e il 100%». «Significativo l’aumento nella numerosità dei sottolignaggi di BA.5 circolanti nel nostro Paese, in diminuzione i valori di prevalenza di BA.2 (1,4% contro 10,3% dell’indagine precedente) e di BA.4 (6,7% contro 13,2% dell’indagine precedente)».
Mortalità 6 volte più alta senza terza dose
“Il tasso di mortalità relativo alla popolazione sopra 12 anni (nel periodo 17/06/2022-17/07/2022) per i non vaccinati risulta circa tre volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa sei volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva-booster”, continua il report esteso dell’Istituto superiore di Sanità, che accompagna il monitoraggio settimanale su Covid-19. «L’efficacia del vaccino nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel prevenire casi di malattia severa è pari all’84% nei soggetti vaccinati con la dose booster. L’efficacia del vaccino nel periodo di prevalenza Omicron nel prevenire casi di malattia severa è inoltre pari al 65% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 67% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni e 69% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. L’efficacia del vaccino nel prevenire invece la diagnosi di infezione da SarsCoV2 è pari al 34% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 25% tra i 91 e 120 giorni, 44% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 46% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Il tasso di ricoveri in terapia intensiva, sempre nel periodo 24/06/2022-24/07/2022, rileva il report esteso, per i non vaccinati risulta più del doppio rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno 120 giorni e circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster”.
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