Non un bianco Natale ma feste in zona gialla per la Calabria. Le restrizioni, conseguenza dei dati relativi alla pandemia da Covid che ha portato la regione a sforare i parametri di sicurezza, sono scattate ieri, ma alcune misure, fra cui l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, erano state già introdotte dal governo regionale. Pesano soprattutto la carenza di posti di terapia intensiva e un sistema sanitario in difficoltà, come denunciato anche dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Il presidente aveva imposto anche l’uso delle mascherine all’aperto prima che scattasse la zona gialla, nel tentativo di ridurre il rischio di nuovi contagi. Molti i casi di positività nelle scuole, per cui diversi sindaci hanno conseguente sospeso le lezioni in presenza fino alle festività natalizie. Per alcuni Comuni è stata dichiarata la zona arancione.
Controlli a tappeto a Reggio e Vibo
Controlli a tappeto a Reggio e Vibo
I controlli sono stati intensificati in tutta la regione, su impulso delle prefetture, al fine di verificare il rispetto delle precauzioni previste, come l’obbligo di esibire il Green pass nei locali pubblici. Non sono mancati i casi di violazione riscontrati dalle forze dell’ordine. A Reggio Calabria i carabinieri hanno interrotto una serata danzante, identificando 300 persone tra avventori e dipendenti. Sono state riscontrate violazioni amministrative sia per la mancanza della mascherina protettiva, che del Green Pass rafforzato. Il gestore è stato sanzionato per aver organizzato la serata senza titoli autorizzativi e misure di sicurezza. In provincia di Vibo Valentia, come comunicato dalla prefettura, dal primo dicembre, sono state sottoposte a controllo del possesso della certificazione verde Covid-19 1.989 persone di cui 35 sanzionate perché sprovviste del Green pass. Sono state controllati 370 esercizi commerciali, di cui 7 sanzionati per il mancato rispetto dell’obbligo di verifica del possesso del Green pass da parte degli avventori e 28 sottoposti a chiusura provvisoria dell’esercizio da uno a dieci giorni.