di Danilo Colacino – Ospite di “Ingresso Libero”, su Radio Valentina, l’assessore regionale alle Attività produttive Fausto Orsomarso come ovvio per discutere della crisi determinata dal Coronavirus.
A incalzarlo, per così dire, il portavoce dei ristoratori catanzaresi Antonio Alfieri che fra poco peraltro incontrerà insieme ai suoi colleghi il sindaco Sergio Abramo a cui saranno consegnate le chiavi degli esercizi, se non arriveranno le auspicate risposte concrete. Alfieri, comunque, si è detto preoccupato per le modalità di corresponsione delle risorse, lanciando un grido d’allarme: “In queste condizioni, non possiamo tornare in campo come ci chiedete già il prossimo 4 maggio. Ci dovete riservare una quota straordinaria. Vogliamo dirlo alla presidente Jole Santelli”.
A incalzarlo, per così dire, il portavoce dei ristoratori catanzaresi Antonio Alfieri che fra poco peraltro incontrerà insieme ai suoi colleghi il sindaco Sergio Abramo a cui saranno consegnate le chiavi degli esercizi, se non arriveranno le auspicate risposte concrete. Alfieri, comunque, si è detto preoccupato per le modalità di corresponsione delle risorse, lanciando un grido d’allarme: “In queste condizioni, non possiamo tornare in campo come ci chiedete già il prossimo 4 maggio. Ci dovete riservare una quota straordinaria. Vogliamo dirlo alla presidente Jole Santelli”.
A lui, come agli ascoltatori, Orsomarso ha spiegato: “C’è una compartecipazione della Regione attraverso Fincalabra per garantire liquidità alle imprese con un fondo di rotazione, basato su un algoritmo, utilizzato in Lombardia in tempi non segnati dal Covid-19. Si tratta di un’operazione di salvataggio, che può servire in futuro per crisi settoriali come quella delle uve ad esempio e quindi non certo dell’entità del terremoto economico in atto. La presentazione delle domande è fissata per l’11 di maggio. Ci sarà un fondo perduto di 6mila euro con gli ulteriori 25mila, ma da restituire, del Governo. Senza dimenticare – ha chiosato l’assessore – i finanziamenti nazionali di comparto come per il Turismo. Stiamo lavorando in parallelo con lo Stato, ma abbiamo solo 150 milioni di euro di cui 120 milioni utili a dare un contributo da 20 a 80 mila euro a chi fattura una certa quota”.