(ndl) Altre tre edicole chiuse a Catanzaro negli ultimi mesi.
In estate aveva chiuso i battenti quella nel quartiere Aranceto; da novembre non ha più riaperto quella centralissima di Catanzaro Lido (piazza Garibaldi).
In estate aveva chiuso i battenti quella nel quartiere Aranceto; da novembre non ha più riaperto quella centralissima di Catanzaro Lido (piazza Garibaldi).
Da qualche ora anche in centro città non offre più il proprio servizio l’edicola storica ai Giardini di S.Leonardo.
Settanta anni di storia – come afferma un parente dei Bifano, la famiglia che l’ha gestita per tutti questi decenni – che si chiudono.
Passano da queste serrande abbassate migliaia di ricordi. L’informazione dei catanzaresi acquistata ogni mattina, quando l’odore dell’inchiostro e della carta erano intensissimi. E quando in assenza di notizie online o di tv private, ogni passo della politica, dell’economia, ogni evento di cronaca e di sport, vita mondana e curiosità di varia natura, erano lì, esposte in vetrina, sugli ‘strilli sventolanti o in bella mostra sulle prima pagine dei quotidiani, nazionali e locali.
Non solo. Migliaia anche le riviste che patinate o meno, hanno offerto lo spaccato mondano, specialistico ed assai fotografico di una Italia e di un Mondo in continua mutazione.
Fino a quando il progresso tecnologico ed una burocrazia spietata hanno decretato lo spegnimento di queste fiammelle di democrazia a vantaggio del ‘copiaincollismo’ dilagante.
La crisi dell’editoria stampata è da tempo emergenza dichiarata, ma ben poco è stato fatto ad ogni livello per adeguare anche le edicole alle nuove esigenze e possibilità tecnologiche, sottraendole ad una morte lenta e ineluttabile.
Se il bisogno di informazione è rimasto immutato (ed è anzi cresciuto in varie misure e modi) allo stesso modo si doveva cambiare, cavalcando la tecnologia stessa, le nostre care edicole da dove sono passati e con cui si sono formate intere classi dirigenti e svariate generazioni.
Un grazie incommensurabile a tutti gli edicolanti che hanno resistito e soprattutto a quanti, ancora, tentano di farlo.