Quattro conferme e altrettante new entry. A dispetto dell’invocato azzeramento della giunta comunale di Reggio Calabria dopo il terremoto politico-giudiziario provocato dalla sentenza “Miramare” (LEGGI QUI), la quadra nella maggioranza di centrosinistra alla fine è stata trovata con un rimpasto che rinnova solo la metà dell’esecutivo guidato fino al giorno della condanna, e della conseguente sospensione, da Giuseppe Falcomatà.
Chi entra e chi esce
Chi entra e chi esce
I confermati in Giunta sono Rocco Albanese (Pd), Demetrio Delfino (Articolo 1), Irene Calabrò (Psi) e Giuggi Palmenta (Dp). I nuovi assessori sono invece Francesco Gangemi (civico), Lucia Nucera (che era già stata in Giunta), Angela Martino e Mimmo Battaglia, tutti di area Pd. Alla luce del fatto che un componente della precedente Giunta (Tonino Perna) si è dimesso dopo essere stato sostituito nella carica di vicesindaco a un’ora dalla sentenza, e che un altro (Giovanni Muraca) è stato sospeso perché condannato, gli unici a rimanere fuori dai giochi rispetto alla squadra di Falcomatà sono Rosanna Scopelliti e Mariangela Cama.
Le trattative
A condurre le trattative con i partiti di maggioranza, in particolare il Pd e i “Democratici e progressisti” che fanno riferimento a Nino de Gaetano, è stato ovviamente il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti. Ma è altrettanto evidente che il vero regista sia proprio Falcomatà che, nonostante gli iniziali malumori del Pd per l’esclusione dalle scelte last minute – a reggere il Comune è un renziano e alla Città metropolitana c’è un esponente del partito di Calenda – e la conseguente richiesta di azzeramento, utilizzando l’intramontabile manuale Cencelli è riuscito ad accontentare i dem e a risolvere la crisi imponendo un rimpasto a metà.
s. pel.