Crolla parete sul Grand Combin, morti e dispersi tra i 15 alpinisti coinvolti

Il crollo dei seracchi può essere legato anche alle temperature insolite per la stagione primaverile, con lo zero termico molto in alto
elicottero sul Grand Combin

Il distacco di alcuni blocchi dal ghiacciaio del Grand Combin hanno travolto un gruppo di alpinisti , almeno quindici. “Ci sono probabilmente tre o quattro persone molto gravi e al momento non c’è alcun indizio che porta a presuppore che ci siano persone italiane coinvolte. Ma non è ancora stata completata l’identificazione”. Lo spiega il direttore del Soccorso alpino valdostano, Paolo Comune, in contatto con i soccorritori svizzeri a seguito della caduta dei seracchi avvenuta a 3.400 metri di quota sul Grand Combin. Secondo la Polizia elvetica ci sarebbero delle vittime. Altri alpinisti che erano sul posto sono stati evacuati.

Le ipotesi

Le ipotesi

Il crollo dei seracchi può essere legato anche alle temperature insolite per la stagione primaverile, con lo zero termico molto in alto. Il Sav si era messo a disposizione con i propri elicotteri e i propri tecnici ma dalla Svizzera non è stato richiesto supporto. La caduta dei seracchi è avvenuta a 3.400 metri di quota, nella zona chiamata ‘Plateau du Déjeuner”, lungo l’itinerario “Voie du Gardien”. La Procura della Repubblica di Sion ha aperto un’indagine. Il Grand Combin, massiccio che raggiunge i 4.314 metri di altezza, si trova tra Valle d’Aosta e il cantone Vallese. Secondo la Polizia cantonale “una quindicina di alpinisti sono stati coinvolti”.

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