Crollo del muro sulla sp 168, il chiarimento della Provincia di Catanzaro

Provincia di Catanzaro

“Avendoci il sindaco di Marcellinara tirato in ballo invitandoci ad essere ‘solerti nell’assegnare le risorse necessarie per il rifacimento del muro crollato, a causa delle intemperie, sulla strada provinciale 168/1’, sentiamo il dovere di rispondere alla sua chiamata con la spiegazione fornita, tramite pec, dai responsabili settore Viabilità”. Così in una nota il vicepresidente della Provincia Antonio Montuoro e i consiglieri provinciali Baldassarre Arena, Nicola Azzarito Cannella, Giuseppe Pisano, Fernando Sinopoli, Filippo Mancuso, Luigi Levato, Ezio Praticò.

Le spiegazioni dei tecnici

Le spiegazioni dei tecnici

“Nello specifico, – affermano – i tecnici precisano che: ‘la condotta fognaria del Comune di Marcellinara non ha avuto alcun effetto sul dissesto dell’opera stradale, infatti affermazioni del tipo “la criticità, causata verosimilmente dal movimento del manufatto stradale’, oppure ‘tramite videoispezione, la ditta appaltatrice del servizio di manutenzione della rete fognaria comunale ha dato conferma dell’integrità della condotta fognaria che corre parallelamente al muro danneggiato” ed in ultimo “delle ispezioni tecniche della condotta fognaria comunale che non risulta essere causa del cedimento del muro’, risultano di assoluta inconsistenza tecnica, dimenticando pretestuosamente alcuni aspetti: la perdita della condotta fognaria è presente da tempo ed è nota all’Amministrazione comunale, per come risulta da alcune segnalazioni dei privati cittadini della zona; o il dissesto del muro ha avuto origine a ridosso del pozzetto fognario emergente su scarpata e si è palesato in superficie nelle settimane tra dicembre 2021 e gennaio 2021, con l’espulsione di alcuni blocchi di pietra, lo stesso risultava limitato e circoscritto ed al contempo era evidente la presenza di liquami; quindi è progredito nel giro di alcune decine di giorni sino al pozzetto, sempre a tergo muro, che collega la condotta alla rete sottostrada, pertanto il dissesto ha interessato esclusivamente, in origine, il tratto in cui la condotta corre parallelamente allo stesso; o il muro nella zona non interessata dalla presenza della condotta fognaria, lato verso distributore carburanti, non presenta alcun segno di dissesto pur avendo le stesse caratteristiche costruttive del muro crollato, ma di altezza maggiore; o il tratto del muro, successivo al secondo pozzetto, in direzione Settingiano, inizialmente non presentate alcun dissesto (vedasi sopralluogo congiunto del 18/01/2021), ha manifestato evidenti segni di criticità esclusivamente dal periodo in cui la condotta fognaria ha continuato a far defluire i liquami a tergo dello stesso (sono evidenti segni di fuoriuscita di liquidi dal paramento) e lungo la cunetta di base, sino alla data odierna, con il realizzato by-pass; o l’intervento in emergenza sulla rete fognaria è stato eseguito, come da vostra  nota del 16/02/2021, dopo trascorso un mese dalla prima sollecitazione espressa dai tecnici provinciali in tal senso (sopralluogo del 18/01/2021), nonché ribadita nel sopralluogo congiunto del 21/01/2021, nel sollecito formale con nota n. 1787 del 26/01/2021 e nel successivo sollecito n.2537 del 03/02/2021; o il ritardo dell’indicato prioritario intervento ha ulteriormente aggravato il dissesto, avendo i liquami e le acque di scolo confluenti nella rete fognaria, prodotto spinte e pressioni tali da compromettere irrimediabilmente una maggiore estensione del manufatto stradale, ciò reso ancor più evidente nelle giornate di importante piovosità, ritenendo che la condotta non convogli le acque nere; o la natura del manufatto stradale di sostegno, a gravità in pietrame, ha caratteristiche tali che l’attivazione di un punto di dissesto con alterazione dei legami tra i blocchi, innesca, in condizioni di spinte ed alterazioni idrologiche, un decadimento ed una perdita della capacità portante, su ampie aree della struttura; o la campagna di video ispezione e rilievo sulla condotta, alla base delle asserzioni dell’Ente comunale, non ancora visionata dall’Amministrazione rappresentata, è stata condotta in assenza dei tecnici provinciali (avendone più volte modificato la data) ed ancor più grave è stata parziale, come confermato dal Responsabile tecnico comunale, non interessando il tratto a monte del pozzetto emergente e non interessando il tratto tra il secondo pozzetto a tergo muro e la condotta sottostrada, tutto ciò lascando un ampia aleatorietà all’indagine; o con l’intervento di by-pass è stato alterato il tratto tra la rete fognaria del pozzetto interrato, ritrovato subito a valle della stradina comunale e nella proprietà privata ed il pozzetto emergente su scarpata, compromettendo l’analisi certa dei luoghi, nonché, agendo, con superficiale azione demolitoria, sul tratto di muro a ridosso del pozzetto stradale, si è inficiata ulteriormente la stabilità”. “Quanto sopra espresso evidenzia, a meno di diversi riscontri oggi non valutabili con le condizioni dell’area, l’esistenza di un importante e decisivo nesso di causalità tra il malfunzionamento della condotta fognaria ed il crollo del muro stradale, circostanza che sarà certificata nelle sedi opportune. Ancora, – concludono dalla Provincia –  in merito alle notizie richieste sulle determinazioni riguardo il rifacimento del tratto di muro crollato, si chiarisce che è in corso ogni azione tecnica ed amministrativa finalizzata, prioritariamente, a valutare la legittimità della presenza dei servizi gravanti sul patrimonio stradale e della loro conformità alle norme in materia ed alle disposizioni regolamentari, e solo successivamente si valuteranno le azioni necessarie alla messa in sicurezza dell’arteria stradale”.

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