Hanno giurato davanti al gup del Tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia, in qualità di periti, il professore Mario Paolo Petrangeli e l’ingegnere Andrea Polastri, entrambi domiciliati a Roma, chiamati ad accertare le cause che hanno determinato il crollo della rampa di accesso sulla Statale 106 (svincolo di Germaneto), avvenuto nel 2017. Periti scelti dal giudice preso atto “che nell’albo dei periti e consulenti iscritti nel Tribunale di Catanzaro non risultano persone in grado di svolgere l’incarico peritale in questione e che per la delicatezza dell’incarico appare opportuna comunque l’individuazione di esperti residenti al di fuori del distretto di competenza”. Anche l’Anas, parte civile insieme al Codacons, (che con la sua denuncia ha fatto scattare l’inchiesta del sostituto procuratore Tito Valerio), ha nominato come periti di parte gli ingegneri Emilio Scarpelli e Damiano Filippelli. I consulenti nominati dal giudice inizieranno le operazioni peritali il 16 luglio e gli esiti della perizia stessa dovranno essere depositati entro 120 giorni. Anche gli imputati hanno nominato i propri consulenti: Antonio Bevilacqua, ingegnere e direttore dei lavori (assistito dal legale Nicola Carratelli) hanno nominato come perito di parte il professore Bernardino Chiaia del Policlinico, Michele Mele, in qualità di ingegnere collaudore statico dell’opera, assistito dai legali Giancarlo Pittelli e Fabrizio Costarella, ha nominato il professore Luigino Dezi, mentre i difensori della Ajmone Cat Alessio Marino (codifesa dai legali Aldo Casalinuovo e Francesco Tocci) ingegnere progettista per conto di Astaldi Spa, ha nominato come consulenti di parte Romeo Fratesi ordinario di corrosione e protezione di materiali e Giuseppe Scarpelli, ordinario di ingegneria geotecnica, entrambi docenti dell’Università Politecnica delle Marche. Tutti e tre gli imputati sono accusati di cooperazione colposa nell’aver provocato il crollo del muro di contenimento della rampa di accesso n° 6, non prevedendo un idoneo sistema di drenaggio dell’acqua, effettuando una sottostima dei carichi agenti sul terrapieno e realizzando una sovrastima dei parametri di resistenza meccanica del terreno. Si ritornerà in aula il prossimo 29 gennaio. (g. p.)