CROTONE-COSENZA: 0 – 0
CROTONE (3-5-2): Cordaz; Golemic, Spolli (6′ st Cuomo), Gigliotti; Molina (25′ st Evan’s), Benali, Barberis, Zanellato, Mazzotta (17′ st Mustacchio); Simy, Messias. A disp.: Festa, Vido, Crociata, Gomelt, Kargbo, Bellodi, Ruggiero, Pansa, Nanni. All.: Stroppa
CROTONE (3-5-2): Cordaz; Golemic, Spolli (6′ st Cuomo), Gigliotti; Molina (25′ st Evan’s), Benali, Barberis, Zanellato, Mazzotta (17′ st Mustacchio); Simy, Messias. A disp.: Festa, Vido, Crociata, Gomelt, Kargbo, Bellodi, Ruggiero, Pansa, Nanni. All.: Stroppa
COSENZA (4-2-3-1): Perina; Corsi, Idda, Monaco, Legittimo; Bruccini, Sciaudone; Carretta (34′ st Broh), Pierini (29′ st Moreo), Baez; Litteri (11′ st Capela). A disp.: Saracco, Capela, Schiavi, Bittante, Trovato, Kanoute. All.: Braglia
ARBITRO: Livio Marinelli di Tivoli
NOTE: Spettatori circa 12mila di cui 3mila ospiti. Espulsi al 33′ st Sciaudone (Cs) per doppia ammonizione e il ds del Cosenza Trinchera per proteste; Ammoniti: Golemic (Kr), Monaco (Cs) e il tecnico del Cosenza Braglia; Angoli: 6-4; Recupero: 2′ pt – 5′ st
CROTONE (Danilo Colacino) – Il primo derby di Calabria della stagione finisce in perfetta parità. Al triplice fischio del sig. Livio Marinelli di Tivoli, il punteggio è infatti di 0 – 0. Ed è giusto così per quanto visto nei 90′, affatto scialbi però come potrebbe invece far trasparire il nulla di fatto conclusivo.
Portieri protagonisti, comunque, con Cordaz e Perina che hanno blindato le rispettive porte. Un paio di episodi da segnalare, il palo di Carretta del Cosenza (con deviazione miracolosa dell’estremo difensore pitagorico) nel primo tempo e l’espulsione (doppio giallo) comminata al calciatore ospite Sciaudone oltre al contestuale allontanamento dalla panchina brutia del suo ds, Fabio Trinchera, nella ripresa.
I padroni di casa tuttavia non ne approfittano, rischiando al contrario qualcosa in contropiede e riuscendo solo una volta a essere pericolosi con Mustacchio al 93′. Una curiosità: ammonito, in base alle nuove regole introdotte dall’Ifab, l’allenatore dei Lupi Piero Braglia.