di Antonio Battaglia – Fisiologico avere delle ricadute, certo, ma perseverare diventa un errore malvagio. Lo sa bene il Crotone, reduce da un periodo non proprio in linea con l’eccezionale profitto raccolto a inizio stagione.
Una sola vittoria nelle ultime cinque gare è un bottino troppo scarno per la rincorsa al primo posto. E se ci mettiamo anche l’assenza di cinismo e qualche disattenzione di troppo in fase difensiva, allora l’amarezza non può che diventare il sentimento dominante.
Una sola vittoria nelle ultime cinque gare è un bottino troppo scarno per la rincorsa al primo posto. E se ci mettiamo anche l’assenza di cinismo e qualche disattenzione di troppo in fase difensiva, allora l’amarezza non può che diventare il sentimento dominante.
Qualche soluzione all’orizzonte per risalire prontamente la china, tuttavia, esiste. Eccome se esiste: gara contro il Cittadella a parte, gli Squali hanno dimostrato di poter offrire un calcio spettacolare e votato all’organizzazione. Il dato del possesso palla, il più alto dell’intero torneo, non può infatti passare inosservato.
Ed è esattamente da qui che questa squadra ha l’obbligo di ripartire. Per concretizzare l’enorme mole di gioco prodotto, però, servono fame e cattiveria. E il Crotone, diciamocelo chiaramente, non è che faccia proprio abuso di questi due ingredienti.
Il ricco mese di dicembre metterà a disposizione degli uomini di Stroppa tante succulente occasioni per riacquistare fiducia e terreno: arrivati quasi alla fine del girone d’andata, diventa infatti fondamentale mettere fieno in cascina. A rincorrere l’indistruttibile Benevento c’è, tra le altre, anche il Pordenone, prossimo temibile avversario dei pitagorici.
Alle ore 21 di domani è, infatti, in programma un autentico scontro diretto tra due compagini dalla filosofia di gioco quasi opposta: calcio champagne contro pragmatismo. I freddi numeri, però, sono molto simili: oltre ai 22 punti in classifica, Crotone e Pordenone hanno quasi lo stesso riscontro nella speciale classifica gol segnati/gol subiti.
Entrambe costruiscono i propri successi in casa e dovrebbero migliorare in trasferta: toccherà, dunque, al Crotone invertire la tendenza esterna. Sarà estremamente difficile, dal momento che i friulani non hanno mai perso tra le mura amiche, ma non deve diventare impossibile. Il Benevento continua a correre, Squali avvisati.
Capitolo formazione. Davanti a Cordaz agirà la classica difesa a tre con Golemic e Gigliotti ai fianchi di Marrone. A centrocampo Barberis, Crociata e Messias saranno assistiti ai lati da Mustacchio e Mazzotta. In avanti, infine, uno tra Vido e Nalini farà compagnia a Simy.
Redazione Calabria 7