di Antonio Battaglia – Avete letto bene nel titolo: il Crotone è in crisi. Dallo scontro diretto contro il Pordenone ci saremmo aspettati qualche segnale incoraggiante, oltre ad un risultato positivo. E invece no, gli Squali abbinano il calo fisico ad una preoccupante involuzione psicologica.
22 punti, sesto posto in coabitazione con Perugia e Virtus Entella: che i tifosi pitagorici si godano il momento, perché di questo passo si prospetta il peggio. Ritornando al match di questa sera, i rossoblu non sono mai stati in partita e si sono resi protagonisti di uno sterile possesso palla. Zero cattiveria, pochissime occasioni da rete: copione non proprio diverso dalle più recenti uscite, vero?
22 punti, sesto posto in coabitazione con Perugia e Virtus Entella: che i tifosi pitagorici si godano il momento, perché di questo passo si prospetta il peggio. Ritornando al match di questa sera, i rossoblu non sono mai stati in partita e si sono resi protagonisti di uno sterile possesso palla. Zero cattiveria, pochissime occasioni da rete: copione non proprio diverso dalle più recenti uscite, vero?
Andiamo alla cronaca. Gli ospiti prendono subito in mano il pallino del gioco, mentre i ragazzi di Tesser pensano a difendersi e tentare qualche ripartenza. Primo lampo rossoblu al decimo minuto: Messias scippa il pallone a Gavazzi, si lancia in contropiede e serve Simy, che in area calcia dopo lo stop obbligando Di Gregorio all’intervento. Lo stesso portiere neroverde è poi bravissimo a respingere anche la seconda conclusione di Vido.
Il Crotone continua a pressare alto ma non riesce a trovare molti spazi, causa l’ottima organizzazione difensiva dei padroni di casa. Il buon momento permette agli Squali di spingere alla forsennata ricerca della trequarti avversaria, ma, dopo una buona chance capitata a Pobega, è il Pordenone a passare incredibilmente in vantaggio: Gavazzi va al cross basso dalla bandierina, Mustacchio tenta di allontanare ma finisce per spingere il pallone nella propria porta.
Nella ripresa dovrebbe andare in scena la rabbia del Crotone, squadra con tutte le carte in regola per comandare il campionato, ma è un nulla di fatto. La squadra di Stroppa si piazza, sì, nella metà campo avversaria, ma senza quella cattiveria necessaria a creare occasioni da rete. L’assedio pitagorico si materializza in un tiro dalla distanza di Messias e una clamorosa chance sprecata da Rutten all’87’.
Applausi al Pordenone, capace di gestire il vantaggio senza patemi e domare per novanta minuti un Crotone in piena crisi.
Redazione Calabria 7