Il Csm a Catanzaro non svolgerà una semplice visita di ricognizione e conoscenza della situazione in cui si trova il distretto giudiziario.
Ascolterà infatti i magistrati del distretto Catanzaro anche in merito a tutto quello che è successo dopo la maxi operazione Rinascita-Scott, che ha portato all’arresto di 334 persone legate ad un sistema mafioso collegato alla cosca Mancuso di Limbadi.
Ascolterà infatti i magistrati del distretto Catanzaro anche in merito a tutto quello che è successo dopo la maxi operazione Rinascita-Scott, che ha portato all’arresto di 334 persone legate ad un sistema mafioso collegato alla cosca Mancuso di Limbadi.
Lunedì e martedì, 17 e 18 febbraio, saranno ascoltati il presidente della Corte d’Appello, Domenico Introcaso, il Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, ed il Procuratore dela Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo.
Intanto, Ivano Iai, legale del Pg di Catanzaro Otello Lupacchini, trasferito con provvedimento cautelare dalla Sezione disciplinare del Csm, protesta per la nota con la quale la Prima Commissione del Csm ha annunciato la visita a Catanzaro: “I magistrati di Catanzaro sono impegnati in rilevanti indagini e processi nei confronti della criminalità organizzata e nei mesi scorsi la prima commissione aveva aperto una procedura per incompatibilità nei confronti del procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini, che intanto è stato trasferito d’ ufficio per decisione della Sezione disciplinare” – questa la parte contestata dall’avvocato Iai.
“Occorrerebbe maggiore rispetto nei confronti del magistrato Lupacchini” ha detto l’avvocato, “una vicenda coperta da segreto per espressa deliberazione assunta dall’Organo di autogoverno” e che “sia la procedura in Prima Commissione, sia quella disciplinare, sia quella cautelare sono secretate e tuttora pendenti, quest’ultima davanti alle Sezioni Unite civili della Corte di cassazione, a seguito di ricorso depositato in data 11 febbraio 2020”.
Redazione Calabria 7