di Nico De Luca – Nel bellissimo scenario marino a Caminia di Stalettì primo incontro operativo ‘Ristorinsieme’ organizzato dall’ APCC (Associazione Provinciale Cuochi di Catanzaro) in collaborazione con l’URCC (Unione Regionale Cuochi Calabria) e con la FIC (Federazione Italiana Cuochi).
L’ampia sala del ristorante ‘La Cabana’ ha ospitato una cinquantina tra fornitori, ristoratori, cuochi ed appassionati di cucina.
L’ampia sala del ristorante ‘La Cabana’ ha ospitato una cinquantina tra fornitori, ristoratori, cuochi ed appassionati di cucina.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo incontro – ha dichiarato a Calabria7 Domenico Origlia, presidente dell’APCC di Catanzaro – per questa numerosa partecipazione che attesta la gran voglia di fare rete. Siamo 200 associati in provincia, un migliaio in Calabria e 18000 in tutta Italia”
Qual è la vostra finalità? “Anzitutto la formazione. Siamo coscienti della carenza di basi ma con il confronto possiamo crescere e colmare le lacune – dice Origlia – Le scuole insegnano parecchie materie ma poi difettano nella pratica. Ecco perché vogliamo suonare un campanello d’allarme al nostro interno ma anche all’esterno”.
Tra i presenti anche Francesco Corapi, consigliere regionale URCC. Su quali direttive volete muovervi? “Anzitutto la promozione della qualità, del prodotto locale possibilmente a km zero. Possiamo diventare un’ officina di idee in grado di rappresentare la tradizione gastronomica e culinaria calabrese anche a livello interregionale, come abbiamo fatto di recente a Matera”.
Perché solo oggi questo incontro? “Anzitutto per dare la dovuta gratificazione agli amici Mario Iannelli e Tommaso Proganò, titolari di questo ristorante e sempre ospitali e generosi oltre che protesi alla crescita del settore. Poi perché riteniamo maturi i tempi per fare sinergia.
Quali sono i prossimi impegni? “Come URCC abbiamo in programma viaggi di lavoro a Marsiglia, Copenaghen, New York e Toronto”
Qual è il maggiore cruccio? “Oggi il cliente è molto preparato ed il personale dev’essere preparato. Occorre specializzarsi, essere disposti al sacrificio per questo lavoro. Siamo coscienti che manca il personale ed è importante che il ristoratore voglia investire sui suoi dipendenti. Piccole e grandi strutture cercano figure professionali che purtroppo mancano”:
Cosa vi lascia questa prima edizione di Ristorinsieme a Caminia? “Un arricchimento generale, la voglia e la volontà di incontrarsi e confrontarsi per crescere.”
Un mestiere per soli uomini? “Assolutamente no – concordano Origlia e Corapi – sempre più donne si avvicinano ed anche oggi ne abbiamo avuto qualcuna. Buon segno per il nostro segmento ‘Lady chef’.