“Per favore non distruggiamo quel poco che ancora ci rimane, cerchiamo di essere più rispettosi di noi stessi, facciamo tesoro di ciò che abbiamo”. A lanciare l’appello è il presidente della sezione ANCRI di Vibo Valentia (Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica), Gaetano Paduano. Lo spunto nasce dall’impegno che l’Ancri vibonese sta profondendo per il recupero e l’abbellimento dei Monumento ai Caduti di piazza XXIV maggio, sul corso del centro storico di Vibo Valentia. “Nell’ambito del “patto di collaborazione” per la cura dei beni comuni e con particolare riferimento, nello specifico, alla cura del verde e dei monumenti – ricorda Paduano – nel rispetto dei principi sanciti dai regolamenti e dalle prescrizioni, in collaborazione con il Comune di Vibo Valentia, l’Ancri di Vibo Valentia, che ho l’onore di rappresentare quale Presidente pro tempore, ha assunto l’onere della cura, la rigenerazione e la gestione del “Monumento dei Caduti”, eretto dallo scultore Ermanno Germanò negli anni dal 1924 al 1938 e dedicato ai Caduti della Grande Guerra esempio di grande valore eroico”.
“Simbolo del sacrificio di tantissimi figli vibonesi”
“Simbolo del sacrificio di tantissimi figli vibonesi”
“Presso questo monumento posto sul lato sud di Corso Umberto I, si celebrano ad opera della Prefettura e con la partecipazione delle rappresentanze delle Forze dell’ordine e delle Forze armate le principali cerimonie civili e militari, tra le altre la cerimonia del 2 giugno (Festa della Repubblica) e quella del 4 novembre (Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate). Proprio per ciò che rappresenta, e che simbolicamente si può sintetizzare in “atti di eroismo” e di completa dedizione verso la patria a costo della propria vita, l’associazione che presiedo, viste le condizioni in cui versava il monumento, nonostante rappresentasse il simbolo del sacrificio di tantissimi figli vibonesi, considerato lo stato ha inteso sottoscrivere con il Comune di Vibo Valentia questo Patto di collaborazione. Attraverso il nostro intervento – prosegue il presidente Paduano – è stato trasformato, spero a vostro giudizio in meglio. Però non è sufficiente. È necessaria la collaborazione di tutti, anzi la mia Associazione ha bisogno dell’intera collettività, che onora e rispetta la memoria ed i simboli ad essa correlati”.
Trasmettere valore della storia
“Ringrazio, con sincero affetto e simpatia, quanti ci sosterranno comprendendo il senso ed il valore che rappresenta la cura di questo monumento. Mi rivolgo a quei vibonesi che non fanno defecare i loro amici a quattro zampe nell’aiuola circostante il monumento e ringrazio con grande affetto anche i genitori, che sono la stragrande maggioranza, che hanno spiegato ai loro figli che bivaccare presso quel monumento è segno di scarso rispetto nei confronti dei loro stessi antenati che si sono immolati per la patria, proprio per dare a tutti noi la possibilità di vivere in una Italia libera e democratica, dove i diritti delle persone sono sacrosanti, dove ciascuno di noi, grandi e piccini, siamo tenuti al rispetto della storia, al rispetto della propria patria, dell’ambiente e verso la gente con cui ogni giorno si convive dividendo gli spazi essenziali. Rammentiamo che senza storia – conclude l’appello il presidente Paduano – in mancanza degli insegnamenti del passato, ahimè sicuramente non si potrà godere di un futuro certo”.