La Polizia di Stato di Catanzaro ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura, per omicidio colposo nei confronti del medico ginecologo Roberto Petrella, già destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione da parte dell’Ordine dei Medici di Teramo.
Le indagini
Le indagini
L’indagine dei poliziotti della Digos ha preso avvio dall’attività intercettiva svolta sull’utenza del sanitario, nell’ambito di altro procedimento instaurato a suo carico presso la Procura di Catanzaro. L’ipotesi è che il ginecologo non abbia effettuato una corretta diagnosi e non abbia apprestato il necessario trattamento terapeutico su un paziente con gravissime e molteplici patologie pregresse (cardiopatia con acuzie di infarto nel 2007, ipertensione, ipercolerestolemia, diabete, problemi di prostata), poi deceduto per un infarto del miocardio, e lo abbia “curato” con pratiche non riconosciute dalla scienza medica, procrastinando il ricovero ospedaliero ed impedendo l’attivazione di idonee terapie salvavita.
Cure alternative
Le esigenze cautelari poste alla base del provvedimento coercitivo sono state desunte dal gip del Tribunale di Catanzaro dalla non occasionalità della condotta del sanitario, che ha sollecitato cure alternative alla medicina ‘ordinaria’, prive di validità scientifica, anche in relazione ad una paziente affetta da Covid-19, dando esecuzione ai numerosi proclami antiscientifici diffusi sul suo profilo Facebook, con ampio seguito.
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