di Mimmo Famularo – Due anni fa era finito al centro della ribalta nazionale. Protagonista prima a “Non è l’Arena” e poi a “Le Iene”. Oggi è il nuovo presidente della Provincia di Catanzaro ma prima di succedere a Palazzo di Vetro a Sergio Abramo, Amedeo Mormile era conosciuto dall’opinione pubblica come l’autista di Filippo Mancuso e come tale su di lui furono puntati i riflettori con una doppia inchiesta sugli sprechi in Regione. Tra i casi eclatanti messi in luce prima da Massimo Giletti e poi dalla Iena Filippo Roma proprio quello di Mormile, sindaco di Soveria Simeri, minuscolo Comune della provincia di Catanzaro ma soprattutto autista part-time dell’allora consigliere regionale della Lega e questore del Consiglio regionale della Calabria. L’ascesa di Mormile sembra ora direttamente proporzionale a quella di Filippo Mancuso che con la nuova legislatura è diventato presidente dell’assemblea di Palazzo Campanella e unico rappresentante nell’astronave di Reggio Calabria della città di Catanzaro. Il successo di Mormile è anche la sua vittoria perché dopo aver perso la sfida alle Comunali nel capoluogo di Regione e, in rapida successione, quella per la presidenza del Consiglio comunale, Mancuso si è rifatto con gli interessi proponendo il sindaco di Soveria Simeri alla guida della Provincia, tessendo intorno a lui una serie di alleanze, ottenendo il sostegno degli alleati del centrodestra e soprattutto l’appoggio decisivo del governatore Occhiuto. Così Mormile ha definitivamente “svestito” i panni per i quali era mediaticamente conosciuto, quello di autista di Mancuso, per indossare il vestito di presidente della Provincia di Catanzaro.
Mormile batte Fiorita 4-0, i tre fattori del successo
Mormile batte Fiorita 4-0, i tre fattori del successo
Non c’è stata partita e il risultato finale non ammette alcuna replica: Mormile ha battuto Fiorita 4-0. Un poker costruito dal più piccolo al più grande dei Comuni catanzaresi. Tre i fattori che hanno travolto il sindaco di Catanzaro. Il primo riguarda la compattezza del centrodestra che nonostante i “mal di pancia” della Lega è riuscito a serrare le file sull’onda del grande successo ottenuto alle elezioni politiche. Tutti o quasi hanno remato nella stessa direzione. Mancuso ha indossato i panni di kingmaker dell’operazione ma ha avuto nel consigliere regionale Antonio Montuoro un potentissimo alleato che ha rastrellato voti in ogni angolo della provincia “neutralizzando” la potenza di fuoco di Ernesto Alecci e compagni. Al resto ha pensato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che non si è accontentato del trionfo alle Politiche e ha voluto fare la differenza pure alle Provinciali convincendo il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro a spostare l’ago della bilancia verso destra. Detto e fatto. La matematica non è un’opinione: Mormile ha vinto 230 a 201 nei Comuni più piccoli, 103 a 83 in quelli intermedi, 45 a 41 nei medi e 32 a 23 nei più grandi. Ergo: parità a Catanzaro, successo netto del candidato del centrodestra a Lamezia. L’ex autista di Mancuso – che dicono sia un ottimo amministratore – guiderà la Provincia. La vera sfida inizia adesso e la prima impresa sarà quella di risanare i conti di un Ente indebitato fino al collo.
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