Un’allerta gialla che “improvvisamente si trasforma in allerta rossa”, arrivando a superare il livello 3 intorno all’una di notte tra sabato e domenica. Questo lo scenario che dalle ore 22 circa di ieri sera ha imperversato su tutta la provincia di Catanzaro. Il presidente Amedeo Mormile, il vicepresidente Francesco Fragomele e il consigliere Alessandro Falvo, delegato ai lavori pubblici del comparto 7 e 8, nelle zone più colpite dal nubifragio, di concerto con i tecnici della provincia, per tutta la notte hanno monitorato l’evolversi della situazione che in alcune zone ha letteralmente isolato centri abitati con importanti interruzioni stradali che necessitano di interventi di somma urgenza a cui con il bilancio dell’ente Provincia non si può far fronte.
Chiesta la dichiarazione dello stato di emergenza
Chiesta la dichiarazione dello stato di emergenza
Per questo motivo, l’amministrazione provinciale ha deciso di chiedere, per quanto di propria competenza alla Regione Calabria e al Governo Centrale, la dichiarazione di stato di emergenza e la previsione all’interno della finanziaria – dove non possibile altrimenti – di importanti risorse per il ripristino della viabilità di base che al momento risulta in più punti seriamente compromessa. “Nonostante si fosse provveduto ad appaltare ed iniziare i lavori di pulizia e messa in sicurezza di caditoie e tombini stradali su gran parte dei comparti di viabilità provinciale – si legge in una nota – ancora una volta difficoltà economiche e burocratiche non hanno permesso di anticipare gli eventi”.
Le arterie più colpite
Al momento tra le arterie maggiormente colpite si segnalano la strada provinciale 11 di collegamento con il comune di Soveria Simeri, completamente interrotta ed il paese è raggiungibile attraverso una strada secondaria anch’essa messa male; le strade provinciali 12, 13, 38, 39, 40 Gimigliano, 160 Pentone, le SP di Staletti-Copanello-Squillace-Badolato-Montepaone-Settingiano-Caraffa-Vallefiorita, sono interessate da frane e smottamenti oltre che presentarsi con i tombini completamente intasati che allagano con fango e detriti le sedi stradali rendendole pericolose e intransitabili. I danni verranno meglio quantificati ed identificati nei prossimi giorni dall’apparato tecnico della Provincia e verranno trasmessi alla Regione Calabria con la più che ragionevole speranza di trovare la necessaria copertura finanziaria per l’inizio di un ritorno alla normalità.