Dai furbetti del cartellino agli evasori fiscali, il bilancio della Guardia di Finanza in Calabria

’Ndrangheta usura vibo

La ricorrenza dell’anniversario della fondazione del Corpo costituisce anche un’occasione per tracciare un consuntivo dell’attività operativa svolta nell’ultimo anno, durante il quale le Fiamme Gialle pitagoriche, in linea con le direttive del Comando Generale del Corpo, hanno perseguito i seguenti obiettivi definiti “strategici”.

BILANCIO OPERATIVO DEL 2020

BILANCIO OPERATIVO DEL 2020

Nel corso dell’anno 2020 le Fiamme Gialle di Crotone hanno eseguito 810 interventi operativi in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale e hanno portato a termine 352 indagini delegate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Catanzaro e Salerno, dalla Procura della Repubblica di Crotone e dalla Procura Regionale della Corte dei Conti.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi. La lotta all’evasione fiscale è stata condotta mediante l’effettuazione di 145 interventi tra verifiche e controlli, frutto di un’attenta preventiva e mirata selezione degli obiettivi, basata sull’attività d’intelligence, sul controllo del territorio e sull’utilizzo delle numerose banche dati e applicativi nella disponibilità del Corpo, a seguito dei quali è stata accertata un’evasione delle imposte pari a circa 9 milioni di euro. Sono stati denunciati nr. 57 soggetti per reati fiscali.

I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie in capo ai responsabili delle frodi fiscali accertate ammontano a circa 730.000 di euro. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati scoperti 12 soggetti sconosciuti al fisco “evasori totali”, mentre con specifico riferimento allo sfruttamento della manodopera irregolare o “in nero” 9 datori di lavoro sono risultati aver impiegato 15 lavoratori in “nero”. I controlli strumentali sono stati complessivamente 192, registrando il 21 % di irregolarità. Nel settore delle accise, sono stati effettuati n.31 interventi e sottoposti a sequestro prodotti energetici per un totale di circa 9 tonnellate, mentre i tributi evasi accertati ammontano a circa 136.000 euro. Nella lotta al gioco ed alle scommesse illegali sono stati effettuati nr. 16 controlli, sottoposti a sequestro nr. 3 apparecchi/congegni e verbalizzati 38 soggetti.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici serve a sostenere il tessuto economico nazionale, consentendo di affrontare e morigerare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo così che possa conseguire gli obiettivi ai quali tende: benessere, crescita e sviluppo. Nell’ambito alla lotta degli illeciti nel settore della spesa pubblica, tra le altre attività della specie, sono stati segnalati complessivamente alla Procura Regionale della Corte dei Conti danni erariali per oltre 6 milioni di euro. Inoltre sono stati richiesti alla Procura della Repubblica di Crotone, nell’ambito di indagini di polizia giudiziaria finalizzate al contrasto alle frodi sulle erogazioni di fondi pubblici, sequestri preventivi, anche di tipo equivalente, per complessivi € 2.500.000,00. Sono stati 13 i soggetti denunciati in quanto responsabili di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali. Nell’ambito dei controlli atti a contrastare l’indebita richiesta o percezione di prestazioni sociali agevolate e indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari, sono stati effettuati nr. 92 interventi, di cui nr. 81 irregolari. In materia di reddito di cittadinanza sono state 24 le persone denunciate fra cui alcuni con legami con le cosche di ‘ndrangheta del crotonese.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

L’azione della Guardia di Finanza si manifesta anche nel contrasto di ogni forma di infiltrazione della criminalità organizzata ed economico-finanziaria nel settore finanziario, economico e imprenditoriale. Tale attività ha assunto una rilevanza assoluta nello scenario attuale condizionato dalla pandemia e contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese”. In questo settore si inserisce l’Operazione Thomas conclusa nel gennaio 2020. Le indagini hanno consentito di asserire come nel corso degli anni la locale di ‘ndrangheta capeggiata dal Nicola GRANDE ARACRI, alias “Mano di gomma”, capo della locale di ‘ndrangheta di Cutro e Capo Crimine della Provincia, attualmente detenuto in regime di 41 bis presso la casa circondariale di “Opera” di Milano, abbia esercitato la sua influenza sul Comune di Cutro, disponendo della compiacenza di insospettabili professionisti, imprenditori e amministratori locali, gestendo di fatto numerosissimi appalti e traendone diretto e cospicuo giovamento economico.

Nel corso delle indagini sono stati parallelamente svolti accertamenti patrimoniali ed indagini finanziarie nei confronti dei sodali che hanno permesso di certificare le sperequazioni tra i redditi dichiarati ed i patrimoni effettivamente posseduti in relazione alle quali sono state sottoposte a sequestro, in ottica di successiva confisca per sproporzione, 4 attività economiche e relativi compendi aziendali, 83 beni immobili, 16 autovetture, depositi bancari, polizze assicurative, per un valore di oltre 15 Milioni di Euro. Inoltre le Fiamme Gialle crotonesi sono state contemporaneamente impegnate nelle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, con il supporto dello S.C.I.C.O. Servizio Centrale Investigazioni sulla Criminalità organizzata di Roma, nell’ambito dell’operazione denominata “Genesi” che ha consentito di individuare svariati episodi corruttivi in atti giudiziari nel Distretto di Catanzaro. In particolare è stata ricostruita l’esistenza di un sistema corruttivo finalizzato a condizionare processi e sentenze.

Il 15 gennaio 2020 veniva data esecuzione al provvedimento restrittivo, emesso dal GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della DDA di quel capoluogo, nei confronti di 8 persone fra cui il Presidente di una Sezione della Corte d’Appello di Catanzaro. In materia di riciclaggio sono stati effettuati n. 4 interventi, con un valore di riciclaggio/autoriciclaggio accertato pari ad oltre € 380.000,00, denunciate 6 persone. Numerosi sono stati gli accertamenti economico-patrimoniali effettuati a carico di condannati ed indiziati di appartenente ad associazioni mafiose e loro prestanome. Effettuati sequestri per oltre 4,5 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per un valore di oltre 30 milioni di euro. Effettuata invece la confisca di beni per un valore pari a circa 1 milioni di euro. Per il delitto di usura nr. 4 persone sono state deferire all’Autorità Giudiziaria ed è stata avanzata la proposta di porre sotto sequestro beni per circa 600 mila euro.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI

La Guardia di Finanza esplica una capillare forma di controllo del territorio mediante il dispiegamento di un dispositivo d’intervento unitario, che prevede l’integrazione tra le diverse componenti territoriale, investigativa, aeronavale e speciale del Corpo. Nel corso del 2020 sono stati due i soggetti tratti in arresto, grazie al descritto dispositivo integrato, per possesso di armi e ingenti quantitativi di droga.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione.

La crisi sanitaria connessa al Covid vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine. E’ nell’ambito di queste attività che i finanzieri di Crotone individuavano un laboratorio per la produzione e vendita di prodotto commercializzato come sanificante ma sprovvisto delle prescritte indicazioni ed autorizazioni rilasciate dal Ministero della Salute. A seguito di tale operazione sono scattati, a livello nazionale, sequestri di prodotto illecito per complessivi 2.522,60 litri di prodotto commercializzato illecitamente

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