È della fine del mese scorso l’episodio che tanto ha suscitato sdegno e clamore all’interno della comunità militese e non solo, ovvero il danneggiamento della targa esposta presso la sede del Comune, riportante la scritta “Qui la ‘ndrangheta non entra – I comuni calabresi ripudiano le mafie in ogni sua forma”. La targa, apposta alla fine del 2021 e donata dal Consiglio regionale in virtù di una specifica campagna di sensibilizzazione, è stata deturpata rendendo illeggibili i riferimenti ad ‘ndrangheta e mafie.
La denuncia del sindaco
La denuncia del sindaco
Subito dopo la denuncia del primo cittadino, i militari della Stazione Carabinieri di Mileto hanno immediatamente provveduto a raccogliere i filmati dei sistemi di videosorveglianza comunali e privati presenti sul posto e, coordinati della Procura della Repubblica di Vibo Valentia guidata da Camillo Falvo e della Procura dei Minorenni di Catanzaro guidata da Maria Alessandra Ruberto, sono riusciti – nel giro di pochi giorni – a individuare i presunti responsabili. Si tratta di un 17enne e di un 19enne del luogo, già noti alle forze dell’ordine, segnalati quali presunti autori del grave gesto.