Al Comune di Vibo Valentia, la maggioranza boccia la mozione del PD e dei 5 stelle finalizzata alla delocalizzazione dei depositi costieri, giustificando il voto contrario sul presupposto che tale intendimento fosse già parte del programma del sindaco Maria Limardo. “Bene – chiosa in una nota il segretario provinciale del Partito democratico di Vibo Valentia, Enzo Insardà – i consiglieri a questo punto, si facciano le valigie e tornino a casa. Non ha senso la loro presenza. Non ha senso il consiglio comunale e forse neppure la giunta, mai capace di muoversi come organismo politico”.
I “dubbi” dell’Amministrazione Limardo
I “dubbi” dell’Amministrazione Limardo
Per Insardà “questa amministrazione comunale rappresenta la mortificazione dell’iniziativa politica dei consiglieri, gli unici titolati a rappresentare la cinghia di trasmissione delle istanze dei cittadini. Mortificazione dei consiglieri e teatralità finalizzata a coprire le inefficienze e forse nel caso della Meridionale Petroli, anche i conflitti di interesse”. Il segretario provinciale pone poi un paio di quesiti: “Perché attraverso il piano strutturale si è arrivati a pregiudicare lo sviluppo turistico di Vibo Marina a favore di un privato senza neppure avere la certezze che la zona fosse davvero in sicurezza? Perché si vuole soffocare la discussione aperta e democratica sui depositi costieri? Perché non assumere un impegno formale in consiglio comunale, attraverso una delibera, nel senso di provvedere alla delocalizzazione salvaguardando anche i posti di lavoro? Questa è certamente l’amministrazione dei dubbi, molto profondi e non già del cambiamento come paventato in campagna elettorale. Da dove ripartire sul tema?”.
Ordine del giorno sulle accise
Il Pd delegherà il suo gruppo in consiglio comunale a tornare sulla questione dei depositi nel prossimo consiglio comunale “per presentare un ordine del giorno – annuncia Insardà – che spinga innanzitutto il Comune a chiarire la questione delle accise che devono essere investite sul territorio comunale e che spinga l’assessore al ramo ad interloquire con la Regione per recuperare il decreto Loiero (poi fermato da Scopelliti) che aveva individuato le risorse necessarie per la definitiva delocalizzazione dei depositi costieri”.