Depuratore Catanzaro, Bova convoca tavolo tra Comune e Regione

Non si ferma l’attività alacre del consigliere regionale Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta in Calabria, ma anche componente della Commissione Ambiente che, proprio in quest’ultima veste, continua ad interessarsi della vicenda del depuratore di Catanzaro. Una vicenda annosa che ha destato anche l’interesse degli Inquirenti e che lascia profondi strascichi sotto l’aspetto politico-amministrativo, stante l’attuale stallo della vicenda. Il capoluogo di regione attende da anni un impianto di depurazione nuovo ed efficiente in luogo di quello attuale che soddisfa soltanto una quota percentuale del quotidiano di una città di circa 100mila abitanti. Il paradosso è che a mancare non sono i soldi per l’avvio dei lavori e il completamento dell’opera: i 14 milioni di euro stanziati dal Cipe attraverso la deliberazione 60/2012 e dal Ministero dell’Ambiente nel 2006 con l’Apq Tagiri, sono pienamente disponibili da oltre un decennio.

Ma il tempo stringe e Bova, nello scrivere al sindaco Sergio Abramo e a tutti i consiglieri comunali chiedendo loro di partecipare ad un tavolo congiunto con la Regione nei prossimi giorni, lo sottolinea: «Non potrà certamente essere sottovalutato il concreto il rischio della perdita dei fondi accantonati, alla luce di quanto disposto dal cosiddetto ”Decreto Crescita”. La nuova normativa prevede che l’Agenzia per la Coesione inserisca in un unico Piano operativo tutti i programmi di spesa finanziati dalle ultime programmazioni dal 2000 ad oggi. Lo stesso decreto prevede l’istituzione dei Comitati di Sorveglianza, guidati dall’Ente titolare del programma di spesa, ma dei quali fanno parte anche i rappresentanti dell’Agenzia per la Coesione, del Dipartimento alla Coesione e di tutti i Dicasteri coinvolti, i quali dovranno monitorare l’avanzamento dei programmi ed, eventualmente, suggerire anche modifiche agli interventi già approvati dal C.i.p.e.».

Ma il tempo stringe e Bova, nello scrivere al sindaco Sergio Abramo e a tutti i consiglieri comunali chiedendo loro di partecipare ad un tavolo congiunto con la Regione nei prossimi giorni, lo sottolinea: «Non potrà certamente essere sottovalutato il concreto il rischio della perdita dei fondi accantonati, alla luce di quanto disposto dal cosiddetto ”Decreto Crescita”. La nuova normativa prevede che l’Agenzia per la Coesione inserisca in un unico Piano operativo tutti i programmi di spesa finanziati dalle ultime programmazioni dal 2000 ad oggi. Lo stesso decreto prevede l’istituzione dei Comitati di Sorveglianza, guidati dall’Ente titolare del programma di spesa, ma dei quali fanno parte anche i rappresentanti dell’Agenzia per la Coesione, del Dipartimento alla Coesione e di tutti i Dicasteri coinvolti, i quali dovranno monitorare l’avanzamento dei programmi ed, eventualmente, suggerire anche modifiche agli interventi già approvati dal C.i.p.e.».

«È bene evidenziare – spiega Bova – che, stante la composizione dei Comitati di Sorveglianza e la conseguente evidente maggioranza numerica dei rappresentati del Governo rispetto a quelli degli Enti Locali, sussiste il concreto pericolo che il Governo nazionale rimoduli o addirittura revochi i fondi stanziati per il depuratore di Catanzaro e mai utilizzati. Se a ciò si aggiungono le preoccupanti notizie che giungono in ordine alla recente audizione in Senato del Direttore Generale della Presidenza della Regione Calabria, ing. Domenico Pallaria, sull’utilizzo dei fondi nei lavori pubblici, il quadro complessivo diventa quanto mai allarmante e impone, a tutti noi, una immediata presa di posizione diretta alla ricerca di soluzioni condivise e che conducano ad una soluzione definitiva del problema.

Catanzaro, i suoi abitanti, l’intera Provincia e, ancor di più, la Calabria, non possono sopportare che la città capoluogo di regione, con un quartiere marinaro in crescente via di sviluppo sia sul fronte dell’offerta universitaria che di quella commerciale e turistica, non abbia un depuratore perfettamente funzionante. È una questione di civiltà e di sanità pubblica, prima ancora che di sviluppo economico».

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
La terra muoversi è stata percepita, in Calabria, soprattutto nel Catanzarese. Nessun danno è però stato registrato
Il centro operativo "Giovanni Falcone", realizzato in un edificio confiscato alla mafia, ha ospitato gli studenti per ricordare le 1.069 vittime innocenti
"Le tariffe a volte superano i 500 euro, con l’aeroporto di Reggio Calabria che risulta primo in Italia nella classifica degli aumenti"
In oltre 840 ispezioni in laboratori ed esercizi di vendita, il 34% ha fatto segnalare irregolarità: in 15 chiusi o sospesi
Secondo i dati di Terna i benefici dell'ora legale si tradurrebbero anche in bolletta, con un risparmio globale, nel 2023, di 90 milioni
La tragedia nella serata di ieri, con la donna ritrovata esanime nella sua abitazione solo al termine delle operazioni, in tarda nottata
Rimasta incastrata tra le lamiere, ha riportato fratture alle gambe. Nelle altre auto anche una coppia di anziani
Si inizia con il passaggio di consegne con Genova, in programma il 27 aprile nel capoluogo ligure: sindaco e Giunta al lavoro
L'Intervista
Il candidato a sindaco di Pd e M5s pronto a mettere in campo un gruppo libero da collusioni: "Trasparenza e legalità per il risanamento della città"
Gli agenti della squadra mobile hanno individuato il ragazzo dopo un'indagine lampo e segnalato ai colleghi della polizia ferroviaria di Roma
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved