Detenuto minaccia di morte medico e agenti, 3 feriti. Organizzato un sit-in di protesta del SAPPe

E' accaduto all'alba, nella Casa di reclusione di Padova
pregiudicato calabrese

Non c’è davvero pace per la “Padova penitenziaria”, da giorni al centro delle cronache per i gravi eventi critici posti in essere dalla frangia violenta dei detenuti ristretti nelle due Case detentive della città.

Quella vissuta stamane, all’alba, nella Casa di reclusione di Padova è stata davvero una situazione da incubo”, denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe, per voce del Segretario nazionale del Triveneto Giovanni Vona

Quella vissuta stamane, all’alba, nella Casa di reclusione di Padova è stata davvero una situazione da incubo”, denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe, per voce del Segretario nazionale del Triveneto Giovanni Vona

Vona narra cos’è successo alle prime luci dell’alba

“Verso le 5, un detenuto marocchino in evidente stato di agitazione, dopo avere chiesto ed ottenuto di essere visitato dal medico, rifiutava di rientrare in cella minacciando di morte, insultando e poi tentato di aggredire il personale di Polizia Penitenziaria intervenuto ed il sanitario stesso. L’uomo, nell’opporre resistenza, ha ferito tre colleghi ed ha proferito minacce continue verso gli Agenti, che pure hanno tentato in tutti di farlo ragionare”.

I comportamenti del detenuto

“Una volta condotto in cella”, prosegue, “l’uomo ha distrutto buona parte degli oggetti in essa contenuti. La cosa grave è che parliamo di un soggetto violento, già protagonista di diversi comportamenti finalizzati ad alterare l’ordine e la sicurezza interna. Questo detenuto era già stato ristretto nella Casa di reclusione di Padova nel 2022. Venne allontanato proprio per motivi di sicurezza e sempre per aggressione violente a danno del personale di Polizia Penitenziaria, ma anche di medici, altri operatori, etc. Perché, allora, è stato rimandato lì? Questi sono i regali del Provveditorato regionale di Padova”, denuncia infine Vona. “Stiamo parlando di un detenuto sfollato e rimandato nella discarica patavina dall’ufficio detenuti del Provveditorato. Sono anni che denunciamo come il Veneto sia straziato da questa politica. Ci stanno davvero affossando. Non è possibile che nessuno paghi”.

Il sit-in di protesta del SAPPE

Il SAPPE annuncia che per i gravi fatti accaduti negli ultimi giorni, in particolare le violente aggressioni ai poliziotti, è stato organizzato un sit-in di protesta il prossimo mercoledì 6 settembre che si terrà davanti alla Casa circondariale di via Due Palazzi.

Pieno sostegno alla protesta della Polizia Penitenziaria di Padova arriva da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Ci attiveremo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinchè le giuste proteste dei colleghi di Padova, Casa circondariale e Casa di reclusione, trovino attenzione e conseguenti provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza del carcere. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o – peggio da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno”. 

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