Detenzione illegale di armi e droga, un arresto e due denunce nel Reggino

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I Carabinieri della Stazione di Siderno e della Sezione Radiomobile della Compagnia di Locri, insieme ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, informata la Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Locri, hanno arrestato in flagranza di reato, con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni e di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, G.P., 20enne di Siderno, e, contestualmente, denunciato in stato di libertà G.P. 16enne e G.V. 26enne, entrambi di Siderno, per porto abusivo d’armi.

In particolare, nella prima mattinata di mercoledì 21 ottobre scorso, a seguito di mirata perquisizione locale e domiciliare eseguita presso l’abitazione dell’indagato, il personale operante ha rinvenuto, abilmente occultate, tre fucili e due pistole con matricola abrasa, numerose cartucce di vario calibro, sostanze stupefacenti del tipo eroina e marijuana, unitamente a una bilancia di precisione e materiale per il confezionamento. Le tempestive e rigorose indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito, nell’immediatezza, di ricostruire e documentare le specifiche responsabilità penali a carico degli interessati. Al termine delle formalità di rito, G.P. è stato tradotto presso la propria abitazione, dove rimarrà, in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro in attesa delle successive analisi di laboratorio che l’autorità giudiziaria intenderà disporre.

In particolare, nella prima mattinata di mercoledì 21 ottobre scorso, a seguito di mirata perquisizione locale e domiciliare eseguita presso l’abitazione dell’indagato, il personale operante ha rinvenuto, abilmente occultate, tre fucili e due pistole con matricola abrasa, numerose cartucce di vario calibro, sostanze stupefacenti del tipo eroina e marijuana, unitamente a una bilancia di precisione e materiale per il confezionamento. Le tempestive e rigorose indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito, nell’immediatezza, di ricostruire e documentare le specifiche responsabilità penali a carico degli interessati. Al termine delle formalità di rito, G.P. è stato tradotto presso la propria abitazione, dove rimarrà, in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro in attesa delle successive analisi di laboratorio che l’autorità giudiziaria intenderà disporre.

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