di Carmen Mirarchi – “Per la prima volta nella storia, in Calabria ci saranno consiglieri regionali del M5s”. Ad affermarlo è stato il capo politico del movimento, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme (Catanzaro), a margine di un’iniziativa elettorale per le Regionali.
“Lancio – ha osservato Di Maio – un messaggio di fiducia ai calabresi, noi ci fidiamo di loro e di quello che sceglieranno, noi ci siamo con il nostro candidato presidente. È la prima volta che ci presentiamo assieme a una lista civica, sarà importantissimo vedere – ha concluso Di Maio – quale sarà il consenso”.
“Lancio – ha osservato Di Maio – un messaggio di fiducia ai calabresi, noi ci fidiamo di loro e di quello che sceglieranno, noi ci siamo con il nostro candidato presidente. È la prima volta che ci presentiamo assieme a una lista civica, sarà importantissimo vedere – ha concluso Di Maio – quale sarà il consenso”.
“Un abbraccio va ai carabinieri, agli inquirenti e a Gratteri, il loro lavoro dimostra che lo Stato può sconfiggere la ‘ndrangheta. Dobbiamo sostenere le forze dell’ordine e liberarci della politica corrotta”, ha quindi aggiunto Di Maio.
Io sono fiducioso sul fatto che agli Stati generali possiamo rilanciare il Movimento”, ha detto il ministro degli Esteri. “Sono passati 10 anni, abbiamo approvato – ha aggiunto Di Maio – tante leggi che erano la nostra identità. Quindi, ci sono nuove cose da fare. Dobbiamo riorganizzare le nostre energie, le nostre forze, i nostri obiettivi. E per la prima volta dopo 10 anni di storia del nostro Movimento ci rivederemo tutti insieme il 15 marzo in una location che stiamo scegliendo, per mettere finalmente in piedi una nuova Carta dei valori e – ha concluso Di Maio – anche un’organizzazione più efficace, perchè il solo capo politico non ce la può fare”.
“Il caso Gregoretti è un caso di propaganda. Da vicepresidente del Consiglio dei ministri – ha aggiunto Di Maio – io mi sono autodenunciato quando abbiamo fermato la ‘Diciotti’, perché in quel caso l’Europa non voleva prendere i migranti che arrivavano in Italia. Un anno dopo l’Europa – bastava una telefonata – redistribuiva in automatico i migranti che arrivavano nei nostri porti, quindi la chiusura alla cosiddetta nave ‘Gregoretti’ fu un atto di propaganda, quindi non c’entra niente con il caso ‘Diciotti’. Ed è chiaro – ha concluso Di Maio – che bisogna far valutare quell’atto di propaganda dagli inquirenti”.
“Sulla Libia aspettiamo, sono ore cruciali. Io domani – ha aggiunto Di Maio – sarò a Berlino con il presidente del Consiglio per la Conferenza, che è l’occasione per mettere attorno a un tavolo tutti gli attori di questa vicenda e chiedergli il cessate il fuoco”.
“Vi prometto che tutti i soldi che recupereremo dai grandi evasori, con la confisca per sproporzione, li mettiamo nell’abbassamento delle tasse alle piccole e medie imprese italiane. Noi – ha sostenuto Di Maio – aiutiamo chi ha difficoltà a pagare le tasse, l’imprenditore che non riesce a pagare i contributi ai propri operai e a volte deve scegliere se pagare le tasse o i contributi agli operai. E su quello vi prometto che tutti i soldi che recupereremo dai grandi evasori con il carcere e la confisca per sproporzione li mettiamo nell’abbassamento delle tasse alle piccole e medie imprese italiane. Questo – ha concluso il ministro degli Esteri e capo politico M5s – ve lo prometto”.
Redazione Calabria 7