di Martina Gareri- “La trama dell’Enrico IV è uno spettacolo molto corale, con un grande protagonista, che può fornirci degli strumenti utili per discernere la verità, distinguere soprattutto in questo periodo ciò che è reale e ciò che non lo è”. Lo ha affermato Mariangeles Torres, coprotagonista della rappresentazione dell’”Enrico IV” di Luigi Pirandello con Sebastiano Lo Monaco in scena il 16 dicembre al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme e il 17 dicembre al Teatro Comunale di Catanzaro.
Lo spettacolo aiuta a comprendere meglio la propria anima
Lo spettacolo aiuta a comprendere meglio la propria anima
“Attraverso lo spettacolo, siamo capaci di aiutare anche soltanto uno o due spettatori a comprendere meglio un pezzo della propria anima -ha detto Torres- e questo dà senso al mio lavoro. Tornare sul palco è stata una liberazione, molte persone si sono soffermate sul disagio economico portato dalla pandemia quando la parte più importante del tuo mestiere che viene a mancare è quella emotiva e questo periodo mi ha fatto ricordare il motivo per cui ho scelto questo lavoro”.
La follia per sfuggire dalla realtà
La follia dell’Enrico IV serve a sfuggire dalla realtà, “quello che stiamo vivendo- ha concluso- è un momento difficile per tutti, ma il teatro è uno dei luoghi più sicuri, noi abbiamo bisogno di voi, del pubblico, così come voi avete bisogno di noi! Ci divertiamo e capiamo chi siamo guardandoci negli occhi, senza avere di mezzo uno schermo”.