La fotografia che sintetizza tutto immortala i banchi della giunta semivuoti. Alla seduta straordinaria e agostana del Consiglio comunale di Catanzaro assistono appena tre assessori dell’esecutivo guidato dal sindaco Nicola Fiorita: Giusy Iemma, Marina Mongiardo e Donatella Monteverde. Per i maligni le uniche (al pari dell’assessore ai Lavori Pubblici Scalise, trasversalmente apprezzato) per davvero intoccabili nel restyling che il primo cittadino vorrebbe annunciare entro e non oltre il prossimo 10 agosto. Non fanno notizia le assenze dei dimissionari Bonaventura Lazzaro e Antonio Cosentino mentre non passa inosservata quella di Aldo Casalinuovo. Il messaggio divulgato in mattinata da Fiorita attraverso gli organi di stampa con il quale annuncia l’azzeramento della giunta sembra indirizzato proprio a lui, l’assessore all’Ambiente molto discusso ma per nulla intenzionato a dimettersi dall’incarico (LEGGI QUI). All’appello del presidente Gianmichele Bosco rispondono in 25 e la seduta è valida.
Via libera alla convenzione d’uso dello stadio Ceravolo
Via libera alla convenzione d’uso dello stadio Ceravolo
Il Consiglio impiega pochissimi minuti per dare il via libera alla rettifica della delibera sulla convenzione per l’utilizzo dello stadio comunale “Nicola Ceravolo”. Una formalità che passa con 24 voti favorevoli su 24. All’unanimità. D’altronde per il necessario disco verde era necessario solo una modifica richiesta dal Catanzaro. Detto e fatto. Più dibattuto il secondo punto relativo alle norme per la rigenerazione urbana e territoriale. Ad aprire la discussione la relazione del vice sindaco e assessore all’Urbanistica Giusy Iemma che incassa l’endorsement anche di qualche consigliere di opposizione e la pratica passa quindi agevolmente con sedici voti favorevoli, quattro contrari e quattro astenuti.
Dal Fioretallini al Fiori-Ta-Donato?
Tra i corridoi del Palazzo di Vetro, sede della Provincia di Catanzaro che ospita i Consigli comunali, l’argomento più dibattuto è quello del rimpasto. I nomi che circolano sono sempre gli stessi: Giorgio Arcuri e Giusy Pino in quota Talerico, Roberto Guerriero per Azione. Prove tecniche di tridente nelle segrete stanze di Palazzo de Nobili dove va in scena anche un vertice a tre tra il sindaco Fiorita, il sindaco “ombra” Talerico e l’ex candidato a sindaco Donato. L’accordo ancora non c’è ma si tratta e il dibattito in Consiglio comunale lascia capire che le porte sono aperte a questo nuovo schema. Tra i banchi dell’opposizione Marco Polimeni mette in fila fatti e opinioni tra assessori disposti a farsi da parte e altri che incollati sulla poltrona: “Evidentemente – chiosa – non tutti sono disposti a farsi da parte. Per esempio non lo è Aldo Casalinuovo”. Per questo motivo Fiorita ha annunciato l’azzeramento. Valerio Donato non dà molte indicazioni e si limita ad evidenziare che l’attività amministrativa per come si sta conducendo non piace al suo gruppo ma tra i doveri di un politico c’è anche quello di collaborare per migliorarla. Un patto per la città è ancora possibile. Fiorita ci spera e porge la guancia spiegando, soprattutto ai suoi, che più candidati sindaci che concorrono al governo della città è un fatto positivo. “Il tradimento vero – chiosa – sarebbe non ottemperare al programma illustrato ai cittadini elettori. Non solo dal sindaco ma anche dagli altri elettori”. E Talerico? Parla quasi in coda alla seduta. Non si sbilancia, dà qualche stoccata all’opposizione e ribadisce: “Il rimpasto è cosa normale”.
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