Diffamò il giudice Murone, De Magistris condannato a 4 mesi dal Tribunale di Lamezia

Il sindaco di Napoli e candidato alla presidenza della Regione Calabria è accusato di aver diffamato il giudice Salvatore Murone durante la trasmissione "Piazzapulita"
De Magistris

Luigi De Magistris è stato condannato dal Tribunale di Lamezia a 4 mesi di reclusione, pena sospesa e non menzione e al pagamento delle spese processuali. Il sindaco di Napoli e candidato alla presidenza della Regione Calabria è accusato di avere diffamato il giudice Salvatore Murone durante la trasmissione ‘Piazzapulita’: “…. io non avrei mai ipotizzato di fare il sindaco. Avrei voluto fare il magistrato… Poi lei ha citato una mia inchiesta che si chiama Why Not, quella inchiesta non fu portata a termine proprio perché fummo fermati da un sistema criminale fatto di pezzi di politica, pezzi di magistratura e pezzi di istituzioni, a danno dei presunti innocenti, perché se tu fermi un’indagine … e venuto fuori chiaramente che mi sono state scippate inchieste e che le inchieste non dovevano essere scippate”.

Secondo l’accusa, “tali affermazioni offendevano la reputazione del magistrato Salvatore Murone, destinatario individuabile delle riportate espressioni lesive, pur in assenza di indicazioni nominative, in quanto, all’epoca dei fatti, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, coordinatore del settore reati contro la Pubblica amministrazione, autore della relazione, datata 19 ottobre 2007, trasmessa con nota riservata alla Procura generale di Catanzaro in risposta alla richiesta di informazioni sul procedimento Why Not”. L’ex procuratore aggiunto Salvatore Murone si è costituito parte civile. De Magistris è stato condannato anche al risarcimento dei danni.

Secondo l’accusa, “tali affermazioni offendevano la reputazione del magistrato Salvatore Murone, destinatario individuabile delle riportate espressioni lesive, pur in assenza di indicazioni nominative, in quanto, all’epoca dei fatti, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, coordinatore del settore reati contro la Pubblica amministrazione, autore della relazione, datata 19 ottobre 2007, trasmessa con nota riservata alla Procura generale di Catanzaro in risposta alla richiesta di informazioni sul procedimento Why Not”. L’ex procuratore aggiunto Salvatore Murone si è costituito parte civile. De Magistris è stato condannato anche al risarcimento dei danni.

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