I sindacati Filcams Cgil Calabria, Fisascat Cisl Calabria, Uiltucs Calabria rappresentati rispettivamente dai segretari generali Giuseppe Valentino, Fortunato Lopapa e Saverio Scarpino rispondono alle dichiarazioni diramate dalla Cosmopol Vigilanza srl. “Nel prendere atto delle dichiarazioni rese dal Pasquale di Bartolo per conto di Cosmopol vigilanza srl nel comunicato del 13 settembre con le quali ribadisce che le richieste di rettificare i cedolini paga avanzate da circa due anni gli sembrano meri errori materiali ricordiamo che se un lavoratore per circa 12 mesi non percepisce un’indennità che prima di un cambio d’appalto percepiva puntualmente subisce un danno economico non di poco conto visto anche l’aumento di inflazione e del carovita. Ricordiamo anche che – precisano i sindacati – se i lavoratori si lamentano della scarsa manutenzione dei mezzi, con i quali compiono centinaia di chilometri al giorno, prova ne è quanto recentemente avvenuto sulla statale 106, un’azienda dovrebbe smentire almeno con documentazione e foto dei mezzi quanto sostenuto dai lavoratori che li usano ogni giorno”.
Mancato rispetto dei turni di riposo
Mancato rispetto dei turni di riposo
“Per quanto riguarda le accuse che respinge alle scriventi organizzazioni sindacali circa il mancato rispetto dei turni di riposo, ci sbalordisce che una persona che conosce bene il CCNL non riesca a vedere gli “orrori” presenti nei turni che quotidianamente svolgono i lavoratori. Spesso, infatti, non solo hanno un riposo inferiore ad 11 ore ma che dopo la notte si ritrovano costretti a lavorare il pomeriggio come se fosse un favore concesso dalla società. Siamo però felici di leggere che Di Bartolo è sempre disponibile al confronto coi sindacati ma forse se siamo arrivati a questo punto, e ricordiamo che in atto c’è uno stato di agitazione, è perché – spiegano i sindacati – riteniamo assurde diverse risposte date da parte della società Cosmopol Vigilanza Srl sempre a mezzo dello stesso Di Bartolo, oltre a quelle mai ricevute per le questioni sopracitate. Assurdo è che un lavoratore non possa vedere sul proprio cedolino paga quante ferie e ore di permessi ha maturato e goduto durante il suo periodo lavorativo in Cosmopol; assurdo è fare una richiesta di ferie mesi prima e non avere risposta alcuna se non qualche giorno prima quando il povero lavoratore, convinto che la sua richiesta sia stata accettata, si ritrova, invece, inserito nei turni lavorativi; assurdo è non riconoscere che gli stessi lavoratori quando la società ha avuto bisogno di qualcuno che andasse a lavorare a circa 200 chilometri di distanza ha ripagato questa disponibilità con una maggiorazione di ben 15 euro giornalieri che ovviamente non ripagano minimamente il fatto che un lavoratore abbia svolto 4 ore di viaggio (con la propria auto) e 8 ore di turno”.
La latitanza dell’ufficio del personale
“Assurdo è non vedere che i lavoratori, quando Di Bartolo ha avuto un periodo poco felice dovuto alle sue condizioni di salute, hanno sospeso qualsiasi lamentela e hanno svolto regolarmente la loro attività lavorativa mostrando, a differenza di qualcuno, grande rispetto per la persona e per il lavoratore in questione. È assurdo, in ultimo, nel 2022 non riuscire ad avere un contatto diretto con un ufficio del personale, come avviene in tutte le società, grandi, medie e piccole, con cui abbiamo contatti quotidianamente. Specifichiamo, onde evitare risposte altrettanto assurde da parte di Cosmopol Vigilanza Srl, che abbiamo tutti un contatto dell’ufficio del personale che puntualmente non risponde per poi sentirci dire durante le riunioni svolte e che non hanno avuto alcun esito positivo: “abbiamo 6000 dipendenti!”.
Non siamo più disponibili a riprendere i dialoghi con la società e, arrivati a questo punto, crediamo anzi che l’unico modo per dare voce alla dignità dei lavoratori sia proclamare azioni di lotta, protesta e sciopero perché i nostri lavoratori hanno dignità e sono orgogliosi di essere guardie giurate e vogliamo ricordare al Di Bartolo e a tutta Cosompol Vigilanza Srl che le condizioni di una trattativa non possono essere dettate solo dal datore di lavoro specie su situazioni che vedono la ragione completamente dalla parte del lavoratore (vedi riconoscimento livello da 4 a 4s che per “mero errore” non è avvenuto). Comunichiamo quindi che lo stato di agitazione permane, che attiveremo i nostri uffici legali per risolvere le questioni di cui sopra e che provvederemo ad azioni di lotta e protesta per dare voce ai nostri lavoratori”.