Diritto alla salute, Bevacqua (Pd): “Occhiuto chiarisca qual è il suo modello sanitario di riferimento”

E' ciò che ha dichiarato il capogruppo del partito in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua durante un'iniziativa nel Cosentino

Sanità e diritto alla salute continuano ad essere obiettivo prioritario per il Pd. Ieri a Dipignano per l’iniziativa “La salute è un bene universale e la difesa del diritto sanitario nazionale è un dovere individuale e collettivo, organizzata dal circolo dem “Eugenio Guercio”. All’iniziativa hanno preso parte il capogruppo del partito in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua, oltre ai rappresentanti locali del Pd, alla segretaria della Cgil Cosenza Maria Baldassarre e al rappresentante della Comunità Competente Rubens Curia.

Nel corso del suo intervento il capogruppo Bevacqua ha ricordato le tante iniziative che il partito democratico e il gruppo regionale stanno mettendo in campo, citando tra altre quelle di Cosenza, Vibo e Lamezia. “Da tempo – ha affermato Bevacqua – chiediamo al governo regionale e al Commissario Occhiuto interventi a sostegno della sanità pubblica e universalistica e abbiamo anche presentato una proposta di legge ad hoc senza avere nessuna risposta. Né sono arrivate risposte in ordine  alla questione del debito, mai affrontata dal centrodestra, e che abbiamo provato a mettere al centro del dibattito esercitando la nostra funzione ispettiva e chiedendo dati e numeri ai commissari e direttori delle varie Asp e aziende ospedaliere”.

Le scelte sugli investimenti destinati alla sanità pubblica

Il capogruppo dem ha poi ribadito la necessità di chiarire le scelte del Commissario in ordine agli investimenti destinati alla sanità pubblica attraverso anche il Pnrr. “Noi siamo per una sanità pubblica e universalistica e ci batteremo per difendere il diritto alla salute riconosciuto dalla costituzione attraverso scelte mirate che guardino alla prevenzione ad una medicina  di prossimità. Altri invece  sembrano guardare a modelli sanitari di  regioni che da sempre sono indirizzate a quello privato. Non siamo pregiudizialmente  contrari alla sanità  privata, che deve avere una funzione suppletiva rispetto ai servizi forniti da quella pubblica. Siamo, però, fortemente  preoccupati per alcune scelte fatte dal commissario Occhiuto a partire da quelle contenute nel  Dca 105 del 3 aprile che vanno nella direzione opposta di difesa del servizio sanitario  pubblico nazionale. È solo il caso di ricordare che la “torta” una è, per tutta la sanità regionale, pubblica e privata. E va da sé che se si programma una spesa certa per quella privata a rimetterci è inevitabilmente quella pubblica”.

L’inutile disfida tra sanità pubblica e privata

“Il Pd non partecipa alla inutile disfida tra sanità pubblica e privata – specifica Bevacqua – Siamo per la salute di tutti i cittadini, siamo dalla parte dei pazienti e dei medici che fanno miracoli nelle corsie. Il diritto alla cura è di tutti ed è costituzionale la pretesa che sia a portata di tutti. Non siamo mai stati e mai saremo pregiudizialmente contro la sanità privata che è essenziale nell’erogazione completa dei servizi, ma non può sovrapporsi al servizio pubblico. Il Commissario Occhiuto, però, deve essere chiaro nell’indicare la sua rotta in materia sanitaria e non può  sottrarsi al confronto e alla concertazione”.

Le conclusioni di Bevacqua

“Del resto un invito di questo tipo al governo di centrodestra – conclude Bevacqua – arriva anche dalla Corte dei Conti che nella relazione annuale sulla copertura finanziaria delle leggi regionali. La Corte ha sottolineato, ancora una volta, come molte delle leggi approvate nel corso del 2022 siano prive del parere finanziario della Commissione di merito e della Commissione Bilancio e alcune di esse approvate direttamente in Aula. Così come ha posto numerosi dubbi in ordine alla legge istitutiva dell’Azienda Zero, sia in relazione alle coperture finanziarie per i prossimi anni che sugli effettivi risparmi che la nuova Azienda potrà concretamente determinare”.

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