“Il sostegno alle famiglie è fondamentale. Partirà proprio in queste settimane il tavolo per la proposta di definizione del riconoscimento dei caregiver familiari. Lo avevamo detto, lo facciamo”. Così il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, parlando con i giornalisti nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro, a margine di un incontro con il Terzo settore calabrese. “Parte il tavolo, sono molto contenta. Parteciperò sicuramente – ha aggiunto – al primo incontro di insediamento e spero che si possa trovare quel minimo fattore comune per dare quel riconoscimento, in particolare ai caregiver familiari conviventi che sono quelle persone che 24 ore su 24 amano, curano e non si risparmiano mai”.
“Capacità di progettare”
“Capacità di progettare”
“Un gap da recuperare c’è ma sono sicura che abbiamo un mondo del terzo settore e dell’associazionismo molto forte che, come in tante altre regioni, mi ha sorpreso davvero per la capacità di progettare in maniera straordinaria. C’è bisogno di stargli vicino, e sono qui nella regione Calabria proprio per cerare di rafforzare questo modo di lavorare, cioè lavorare tra istituzioni, associazionismo, mondo del terzo settore, per arrivare a raggiungere i bisogni dei cittadini”. Ha prosegutio il ministro da oggi in Calabria per una serie di iniziative istituzionali, la prima nella sede della Regione a Catanzaro dove sta incontrando l’associazionismo calabrese insieme all’assessore regionale al Welfare, Emma Staine, e alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.
“Da soli non si va da nessuna parte”
“In Calabria – ha affermato ancora – ho tantissime tappe da fare, come quella del 2 aprile per la Giornata dell’autismo, giornata importante che ho voluto fortemente celebrare qui in Calabria: credo che questo sia il momento in cui non bisogna stare dietro la scrivania ma visitare i centri e dare loro forza valorizzarli. Sono sicura che l’assessore Staine e tutto il suo staff mi daranno tutte le informazioni sui progetti attivi in Regione Calabria e la situazione sul territorio, sono certa che in questi tre giorni avrò l’opportunità di visitare strutture straordinarie. Ripeto… quello che c’è da rafforzare – ha sostenuto il ministro per le Disabilità – è il legame tra istituzioni e mondo del terzo settore, perché da soli non si va da nessuna parte”.
“C’è tanto da fare”
“Ci sono tante cose da fare sull’autismo, sia dal punto di vista nazionale che regionale che locale. Dal punto di vista nazionale ci sono fondi per la ricerca e fondi che possono accompagnare le persone a un’età adulta attraverso un percorso, e questo è fondamentale: mettere il progetto di vita davanti a tutto, la persona al centro di un progetto di vita anche quando si tratta di un disturbo dello spettro autistico. Adesso – ha aggiunto Locatelli – con gli amministratori regionali faremo queste riflessioni. E poi anche dal punto di vista locale, dei cittadini, c‘è un grande salto di qualità mentale da fare. Vedere in ogni persona un talento, una competenza da valorizzare: questa è la cosa che ci può portare ad avere un altro sguardo e quindi anche a garantire a tutti il giusto posto nella nostra comunità e a rafforzarlo”.

