Una delegazione di iscritti del circolo del Partito democratico del quartiere marinaro di Catanzaro ha accompagnato il reggente di sezione Giuseppe Runca in un sopralluogo presso la sede locale della guardia medica. “Come già segnalato da diversi cittadini – scrive il Pd in una nota – il presidio sanitario risulta chiuso senza peraltro dare indicazioni su sedi alternative presso le quali recarsi in caso di bisogno.
Inoltre, risulta esposto un cartello con degli orari di espletamento del servizio che però non corrispondono alle reali aperture (sempre che ce ne siano) del punto di continuità assistenziale”.
“I disagi sono destinati ad aumentare con l’avvio dell’estate”
“I disagi sono destinati ad aumentare con l’avvio dell’estate”
Secondo il Partito democratico, i “disagi dei residenti, più volte segnalati, sono destinati ad aumentare nei prossimi mesi con l’avvio della stagione estiva e il conseguente incremento della popolazione che frequenterà per vari motivi il quartiere. Relativamente alla questione guardie mediche, in Calabria ci sono 327 presidi per una popolazione di poco inferiore ai 2 milioni abitanti, vuol dire una guardia medica ogni 5.900 cittadini. A livello nazionale il dato è di 1 ogni 20.000 abitanti circa. A quanto pare, a detta dell’Asp, il problema sarebbe riconducibile alla carenza di medici disponibili”.
I dati dell’annuario statistico del Servizio sanitario nazionale
Per i rappresentanti del Pd, però, “dando un’occhiata ai dati dell’annuario statistico del Servizio sanitario nazionale per l’anno 2021 emerge che il numero di ‘medici titolari’ per il servizio di continuità assistenziale per la Calabria era di 721. Se si rapporta questo dato alla popolazione calabrese emerge che esiste un medico titolare ogni 2.690 abitanti contro una media nazionale di uno ogni 9.000. Giusto per fare un esempio, in Veneto a fronte di una popolazione di quasi 5 milioni di abitanti, i ‘medici titolari’ di guardia medica sono 556”.
La “pessima organizzazione della sanità regionale”
Dalla lettura dei dati del Ministero della Sanità, secondo gli esponenti democrat, “non risulta una carenza di medici tale da giustificare le inefficienze del servizio di continuità assistenziale e il mancato presidio territoriale. A nostro avviso invece tutto è riconducibile alla pessima organizzazione della sanità regionale che sta raggiungendo picchi negativi proprio con la gestione targata Occhiuto. Una gestione caratterizzata da annunci a effetto che non trovano alcuna corrispondenza positiva nella vita reale dei cittadini. Lasciare scoperta da questo servizio un’area della città in cui risiedono più di 20.000 abitanti è un grave atto di irresponsabilità istituzionale che andrebbe subito sanato”. A tal proposito, il circolo ha già provveduto a segnalare la questione ai rappresentati istituzionali regionali e cittadini del Partito democratico, “che si sono già attivati per fare chiarezza sul problema”.


