I Carabinieri, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione di condotte illecite in materia di inquinamento ambientale, hanno sequestrato un’intera area, ubicata in Contrada Carao a Rosarno, e nello specifico un appezzamento di terreno e fabbricato, aventi una superficie catastale complessiva 17mila metri quadri, in stato di abbandono da anni, adibita a discarica abusiva a cielo aperto.
Al suo interno i militari hanno trovato ingenti quantità di rifiuti speciali pericolosi: parti di carrozzeria e pezzi meccanici per autoveicoli, ingombranti di vario genere, cumuli di inerti e scarti edili, lastre e tegole in amianto “Eternit”, probabilmente utilizzate in origine per la copertura di tettoie per abitazioni private e capannoni industriali. A seguito delle operazioni di accertamento, l’intera area interessata dall’accumulo dei rifiuti la cui libera disponibilità avrebbe continuato a costituire un elevato rischio per la salute dei cittadini, è stata pertanto sottoposta a sequestro preventivo a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente per le valutazioni di competenza.
Al suo interno i militari hanno trovato ingenti quantità di rifiuti speciali pericolosi: parti di carrozzeria e pezzi meccanici per autoveicoli, ingombranti di vario genere, cumuli di inerti e scarti edili, lastre e tegole in amianto “Eternit”, probabilmente utilizzate in origine per la copertura di tettoie per abitazioni private e capannoni industriali. A seguito delle operazioni di accertamento, l’intera area interessata dall’accumulo dei rifiuti la cui libera disponibilità avrebbe continuato a costituire un elevato rischio per la salute dei cittadini, è stata pertanto sottoposta a sequestro preventivo a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente per le valutazioni di competenza.
Nell’ultimo periodo sono stati sottoposti a sequestro diversi siti, ritenuti delle vere e proprie discariche abusive dove nel tempo, incuria, inciviltà e mancata raccolta hanno determinato il formarsi di forti accumuli di rifiuti, pericolosi soprattutto per la salute pubblica, dai siti della Ciambra, via Fosso Mastro, via Asmara e strada statale 18 – questi ultimi tre siti dissequestrati solo ad esito delle operazioni di bonifica del Comune – all’area della foce del Mesima, o altra in disuso sotto un cavalcavia: una situazione quella del deposito incontrollato dei rifiuti, che continuerà ad essere monitorata e sottoposta alle dovute attenzioni da parte delle Autorità competenti per tutti gli approfondimenti ritenuti necessari.