Diciotto licenziamenti tra i lavoratori di Alli Scarl, ditta che gestisce l’impianto di trattamento rifiuti di Catanzaro presso la omonima località. L’azienda, attraverso una lettera formale, ha annunciato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo di 18 lavoratori, più del 50% della forza lavoro che fino ad oggi contava su 33 dipendenti. “La notizia dell’avvio del procedimento di licenziamento collettivo di 18 lavoratori dell’azienda Alli Scarl, ci sorprende e ci preoccupa. Deve essere chiaro che faremo tutto il possibile per salvaguardare i posti di lavoro”. Così in una nota Danilo Sergi, presidente della commissione “Igiene ambientale e Lavori pubblici” del Comune di Catanzaro, a seguito della proclamazione dello stato di agitazione della Cgil, Cisl, Uil.
L’appello di Sergi
L’appello di Sergi
“A nome dell’Amministrazione comunale – dichiara – esprimo la richiesta all’azienda di rivedere la decisione di ricorrere alla procedura di licenziamento collettivo. In una situazione di incertezza come quella che si sta delineando nel nostro tessuto sociale questa scelta determina evidentemente un indebolimento dei diritti dei lavoratori e della stabilità economica di cui ogni lavoratore dovrebbe godere. Solidarietà da parte nostra nei confronti e alle loro famiglie ai quali garantiamo che abbiamo già preso contatti con l’azienda, i sindacati e la Regione Calabria per cercare di capire le prospettive del settore e dello stabilimento con il principale obiettivo di non perdere nemmeno un posto e garantire la continuità del servizio offerto della discarica di Alli”.