Distretti del cibo, Renda: “Per l’approvazione intervenga la deputazione lametina”

“Come si può avere fiducia nella politica e nei partiti se dopo un anno di confronto con la società civile e l’assunzione di impegni con il mondo delle imprese e gli enti locali viene meno quanto condiviso. Questo è quanto si è verificato rispetto agli impegni presi per la nascita dei Distretti del Cibo in Calabria, rispetto a tanti cittadini, imprese, professionisti e comunità locali che si sono attivati per sostenere e convincere l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo nella definizione della normativa. Dopo un anno e oltre di animazione territoriale e confronti istituzionali è stata approvata la Delibera di Giunta, ma adesso tutto sembra rinviato se non addirittura dimenticato, con risultati pari quasi a nulla. Manca, infatti, l’approvazione della procedura di evidenza pubblica di valutazione e individuazione, necessaria per l’attuazione delle attività di riconoscimento dei Distretti del Cibo in Calabria”.

Questa la dura presa di posizione di Piero Renda, presidente del Parco Agricolo Calabria, associazione di promozione di imprese che opera da anni su tutto il territorio regionale e che è stata tra le prime ad attivarsi per sostenere la creazione e il riconoscimento dei Distretti del Cibo.

Questa la dura presa di posizione di Piero Renda, presidente del Parco Agricolo Calabria, associazione di promozione di imprese che opera da anni su tutto il territorio regionale e che è stata tra le prime ad attivarsi per sostenere la creazione e il riconoscimento dei Distretti del Cibo.

Con il suo intervento, adesso Piero Renda chiede all’Assessore Gianluca Gallo, al Presidente f.f. della Giunta, Nino Spirlì, e al Presidente della Commissione agricoltura, Pietro Molinaro, di portare a termine le procedure affinché si possa dare realmente corso ai distretti. Lo chiede anche alla deputazione nazionale e regionale lametina, onorevoli Giuseppe D’Ippolito, Domenico Furgiuele e Pietro Raso, ai quali viene chiesta un’assunzione di responsabilità politica per sostenere la creazione dei Distretti del Cibo e favorire la ripresa sociale ed economica della città di Lamezia Terme e di quel circondario che vive una crisi drammatica, sia per la chiusura di centinaia di imprese sia per l’inarrestabile disoccupazione, che non è solo giovanile.

Alla “politica” viene ricordato che i Distretti, secondo la legislazione nazionale, sono un efficacissimo strumento di sviluppo territoriale, coesione e inclusione sociale, di salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale. Il Comprensorio lametino e tutta la Calabria non possono perdere questo treno dello sviluppo, né possono rimanere staccati da quanto avviene invece nelle altre regioni, che giustamente e opportunamente hanno pensato non solo di deliberare ma anche di definire e realizzare i Distretti. I tempi lunghi su ogni iniziativa che porta sviluppo e crescita mortificano le imprese a cui viene negata l’opportunità di organizzarsi in rete e crescere; vengono mortificati anche i territori che rimangono lontani e isolati dalle nuove opportunità di sviluppo. Per Piero Renda, i Distretti in Calabria sono importanti ed è per tale motivo che occorre rilanciare questo nuovo e competitivo modo di produrre e fare economia, puntando sui mercati nazionali e internazionali. Da parte della Regione dovrebbe essere un compito istituzionale unanime quello di approvare i Distretti del Cibo.

Fino ad oggi non è stato così e rimane una forte e cocente delusione, pensando che anche questo progetto, nato sotto la sana e propositiva spinta di ottimi professionisti, della società civile e delle imprese, ritenuto una speranza di ripartenza e sviluppo, alla fine non vedrà la luce, con il rischio che anche questa volta la Calabria rimanga ancora per lungo tempo nelle oscure profondità di una crisi economica e sociale.

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