Dl Scuola, D’Ippolito (M5s): “Subito accesso universale a internet”

Giuseppe d’Ippolito

“Il presidente Giuseppe Conte ha auspicato una modifica della Costituzione per garantire l’accesso incondizionato ad Internet, così da consentire a tutti la piena partecipazione alla vita politica, economica, sociale e culturale dell’Italia. Dal 4 settembre 2018 esiste una mia specifica proposta di legge costituzionale sul diritto all’accesso universale alla rete in condizioni di parità e con modalità tecnologicamente adeguate”. Lo afferma, in una nota, il deputato M5s, Giuseppe d’Ippolito, che la ha presentata anche con la firma di Mirella Liuzzi, attuale sottosegretario allo Sviluppo economico.

“Per via degli effetti del coronavirus sulla vita e sui diritti fondamentali di ciascuno, oggi – osserva il parlamentare – è di estrema utilità calendarizzare ed esaminare in tempi brevi quella mia proposta. Troppi studenti sono tagliati fuori dalla didattica a distanza a causa delle loro condizioni economiche e sociali svantaggiate. Inoltre – evidenzia il deputato – tante attività potrebbero giovarsene, se la Costituzione fosse modificata come nell’articolato in questione. Sarebbe un passo fondamentale in previsione della futura organizzazione della scuola a partire dal prossimo settembre, nonché per l’effettiva modernizzazione del Paese”. “In pratica – spiega il parlamentare – si tratta di inserire nella Costituzione l’articolo 34-bis, sul presupposto che la scuola è aperta a tutti, come recita l’articolo 34 della medesima, e che i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.   “La Repubblica – è scritto nel progetto di legge – promuove le condizioni che rendono effettivo l’accesso alla rete Internet come luogo dove si svolge la personalità umana, si esercitano i diritti e si adempiono i doveri di solidarietà politica, economica e sociale. La limitazione di tale diritto può avvenire, con le garanzie stabilite dalla legge, solo per atto motivato dell’autorità giudiziaria”.   “Nella stessa proposta – conclude D’Ippolito – è riconosciuta la neutralità della rete Internet ed è previsto che la legge determini le condizioni affinché i dati trasmessi e ricevuti mediante la rete Internet non subiscano trattamenti differenziati se non per fini di utilità sociale. Infine il testo rinvia alla legge ordinaria il riconoscimento della possibilità di utilizzare e di fornire apparecchiature, applicativi e servizi di propria scelta”.   “Quando nel settembre del 2018 presentai la proposta in argomento, l’Italia era in condizioni completamente diverse. Oggi ci troviamo davanti ad una crisi senza precedenti, che richiede interventi coraggiosissimi per la ripresa dell’economia, peraltro già anticipati dal presidente Conte. Questo enorme sforzo del governo va integrato con una modifica della Costituzione che cristallizzi il diritto all’accesso universale ad Internet”, conclude D’Ippolito.

“Per via degli effetti del coronavirus sulla vita e sui diritti fondamentali di ciascuno, oggi – osserva il parlamentare – è di estrema utilità calendarizzare ed esaminare in tempi brevi quella mia proposta. Troppi studenti sono tagliati fuori dalla didattica a distanza a causa delle loro condizioni economiche e sociali svantaggiate. Inoltre – evidenzia il deputato – tante attività potrebbero giovarsene, se la Costituzione fosse modificata come nell’articolato in questione. Sarebbe un passo fondamentale in previsione della futura organizzazione della scuola a partire dal prossimo settembre, nonché per l’effettiva modernizzazione del Paese”. “In pratica – spiega il parlamentare – si tratta di inserire nella Costituzione l’articolo 34-bis, sul presupposto che la scuola è aperta a tutti, come recita l’articolo 34 della medesima, e che i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.   “La Repubblica – è scritto nel progetto di legge – promuove le condizioni che rendono effettivo l’accesso alla rete Internet come luogo dove si svolge la personalità umana, si esercitano i diritti e si adempiono i doveri di solidarietà politica, economica e sociale. La limitazione di tale diritto può avvenire, con le garanzie stabilite dalla legge, solo per atto motivato dell’autorità giudiziaria”.   “Nella stessa proposta – conclude D’Ippolito – è riconosciuta la neutralità della rete Internet ed è previsto che la legge determini le condizioni affinché i dati trasmessi e ricevuti mediante la rete Internet non subiscano trattamenti differenziati se non per fini di utilità sociale. Infine il testo rinvia alla legge ordinaria il riconoscimento della possibilità di utilizzare e di fornire apparecchiature, applicativi e servizi di propria scelta”.   “Quando nel settembre del 2018 presentai la proposta in argomento, l’Italia era in condizioni completamente diverse. Oggi ci troviamo davanti ad una crisi senza precedenti, che richiede interventi coraggiosissimi per la ripresa dell’economia, peraltro già anticipati dal presidente Conte. Questo enorme sforzo del governo va integrato con una modifica della Costituzione che cristallizzi il diritto all’accesso universale ad Internet”, conclude D’Ippolito.

Redazione Calabria 7

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