All’Annunziata di Cosenza, nei giorni scorsi, c’è stato il primo prelievo organo da paziente deceduta con Covid-19. “La donna di 67 anni, positiva al coronavirus – si legge in una nota diramata dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza – era giunta in Ospedale con un’emorragia celebrale: a dare l’assenso al prelievo di organi, i parenti dopo la constatazione di morte celebrale. Il fegato, prelevato dall’equipe di trapianti del San Camillo di Roma, è stato trasferito, nella capitale per essere trapiantato in un paziente in attesa di donazione. Si apre simbolicamente nel migliore dei modi la stagione delle donazioni organi all’Ospedale di Cosenza. E mentre le strutture sanitarie sono ancora alle prese con numeri di contagio e ricoveri sostenuti, la donazione di organi di un paziente Covid apre alla speranza di una prosecuzione di vita anche in relazione ad una patologia – quella da coronavirus – che ci aveva assuefatti, in questo tempo, ad esiti invasivi e compromissivi e a diagnosi spesso nefaste”.
Giornata nazionale per la donazione degli organi
Giornata nazionale per la donazione degli organi
“Nella Giornata nazionale per la donazione degli organi, quest’anno in programma domani – domenica 24 aprile, l’equipe dei trapianti dell’Azienda Ospedaliera, che vede coinvolti i reaparti di Terapia Intensiva e Rianimazione, diretta da Pino Pasqua, Chirurgia Epatobiliopancreatica diretta da Sebastiano Vaccarisi, Nefrologia, diretta da Teresa Papalia e la coordinatrice dell’attività per l’accertamento, il prelievo di organi e tessuti a scopo trapianto, Maria Vigna, richiama – secondo l’Azienda Ospedaliera di Cosenza – l’attenzione sulla necessità di diffondere la cultura della donazione ed esprimere con convinzione la dichiarazione della volontà di donare all’atto di rinnovo della carta d’identità. L’attività dei trapianti all’Annunziata prosegue con una leggera flessione nel periodo pandemico: nel 2019 sono stati 22 i trapianti di rene; 11 nel 2020 e nel 2021″.