Donna muore tre ore dopo la dose del vaccino Pfizer, aperta un’inchiesta

La donna è deceduta per "cause che i medici - secondo l'esposto presentato dall'avvocato del figlio della vittima - non possono escludere né confermare che abbiano un legame con l'immunizzazione"
vaccino genova

Al via un’altra inchiesta riguardante il mondo dei vaccini creati per sconfiggere la pandemia da Covid. Una donna 83enne è morta 3 ore dopo la somministrazione della prima dose del vaccino Pfizer. Il figlio dell’anziana signora si è subito recato in Procura per denunciare quanto accaduto. Una pura richiesta formale per chiedere di indagare su come e perché sia morta sua madre. Questa volta, più che la dose utilizzata per l’immunizzazione, il dubbio degli inquirenti è relativo alla tempistica della somministrazione, a ridosso della guarigione della donna dal Coronavirus.

Tanta la rabbia, molti i sospetti del figlio. Secondo quanto riportano i quotidiani riminesi, l’83enne, sofferente anche di altre patologie gravi, aveva contratto il Covid, risultando positiva e avendo sintomi lievi. Ventuno giorni dopo l’inizio della quarantena domiciliare, la donna era uscita dall’isolamento senza essere sottoposta a tampone molecolare. Quest’ultima, come riportato da Repubblica, è stata vaccinata circa tre settimane più tardi e, dopo tre ore dall’inoculazione del vaccino, è deceduta per “cause che i medici – secondo l’esposto presentato dall’avvocato del figlio della vittima – non possono escludere né confermare che abbiano un legame con l’immunizzazione”. I familiari chiedono anche di chiarire come mai all’anziana sia stato somministrato il vaccino nonostante il poco tempo passato rispetto all’infezione”.

Tanta la rabbia, molti i sospetti del figlio. Secondo quanto riportano i quotidiani riminesi, l’83enne, sofferente anche di altre patologie gravi, aveva contratto il Covid, risultando positiva e avendo sintomi lievi. Ventuno giorni dopo l’inizio della quarantena domiciliare, la donna era uscita dall’isolamento senza essere sottoposta a tampone molecolare. Quest’ultima, come riportato da Repubblica, è stata vaccinata circa tre settimane più tardi e, dopo tre ore dall’inoculazione del vaccino, è deceduta per “cause che i medici – secondo l’esposto presentato dall’avvocato del figlio della vittima – non possono escludere né confermare che abbiano un legame con l’immunizzazione”. I familiari chiedono anche di chiarire come mai all’anziana sia stato somministrato il vaccino nonostante il poco tempo passato rispetto all’infezione”.

Infine, come riferito dal Resto del Carlino, “nella denuncia l’uomo racconta di come la causa della morte era dichiarata sconosciuta e la somministrazione del farmaco vaccinale veniva indicata come sospetta”. Una conclusione che l’aveva lasciato sconvolto“. Anche perché, il primo dubbio che inquieta il figlio della signora riguarda proprio il fatto che la madre sia riuscita a sopravvivere all’infezione, mentre – verosimilmente – sia stata “condotta alla morte dalla somministrazione del vaccino che avrebbe dovuto salvarla”.

Morte sospetta, Procura di Cagliari apre inchiesta

Potrebbe essere assegnato già oggi l’incarico al medico legale che dovrà effettuare l’autopsia sul corpo di un uomo di La Maddalena, Pierpaolo Impagliazzo, 58 anni, deceduto nei giorni scorsi all’ospedale Brotzu di Cagliari. Il pubblico ministero Marco Cocco – come riportano oggi i quotidiani La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda – ha disposto il sequestro della salma dell’uomo, dipendente civile della Marina militare, che il 25 marzo scorso a La Maddalena era stato vaccinato con AstraZeneca.

La Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi d’ufficio di omicidio colposo contro ignoti, così da consentire il rapido accrescimento autoptico e risalire alle cause esatte del decesso. Prematuro ipotizzare eventuali correlazioni tra la somministrazione del vaccino e la morte, avvenuta nella notte tra il 10 e l’11 aprile, ma il magistrato potrebbe affidare già oggi l’incarico al medico legale. La risposta del consulente, in ogni caso, potrebbe necessitare del tempo perché saranno disposti anche gli indispensabili esami istologici e anatomopatologi, così da ricostruire nel dettaglio le cause del malore che hanno costretto il paziente al ricovero e alla morte.

A rivolgersi alla Procura per chiedere l’accertamento è stata la famiglia con gli avvocati Alessio Bittu e Roberto Sirena che hanno già annunciato la presenza di un consulente medico di parte.

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