Doppia preferenza genere: legge ancora inadeguata

«La Calabria, che andrà al voto il prossimo novembre, rimane una delle pochissime regioni a non aver ancora adeguato la sua normativa ai principi costituzionali e alla normativa nazionale (legge 20/2016), nonostante l’impegno di un movimento civico e trasversale locale di donne in politica, delle associazioni e delle parti sociali».

Comincia così la nota che le presidenti di Donne in Quota e Rete per la Parità, Donatella Martini e Rosanna Oliva de Conciliis, hanno inviato al presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto, al Sottosegretario Vincenzo Spadafora ed al presidente del Coordinamento Conferenza dei Presidenti dei Consigli delle Regioni Rosetta D’Amelio, per chiedere che venga modificata la legge elettorale calabrese in vista delle elezioni regionali di novembre, relativamente alla doppia preferenza di genere.

Comincia così la nota che le presidenti di Donne in Quota e Rete per la Parità, Donatella Martini e Rosanna Oliva de Conciliis, hanno inviato al presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto, al Sottosegretario Vincenzo Spadafora ed al presidente del Coordinamento Conferenza dei Presidenti dei Consigli delle Regioni Rosetta D’Amelio, per chiedere che venga modificata la legge elettorale calabrese in vista delle elezioni regionali di novembre, relativamente alla doppia preferenza di genere.

Dunque: «Le associazioni che rappresentiamo, impegnate da anni per la democrazia paritaria e promotrici di alcuni ricorsi contro il mancato rispetto della Costituzione e delle altre leggi in materia, auspicano che oggi la  legge elettorale regionale calabra venga modificata. Confidiamo nella vostra sensibilità sociale e nella volontà del rispetto del nostro ordinamento giuridico. Da parte nostra, come in tante altre occasioni, siamo pronte a reagire, se necessario, a garanzia del rispetto della parità di genere».

Redazione Calabria 7 

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