Laboratorio clandestino di marijuana per la produzione di droga scoperto dai carabinieri di Scalea nella fascia dell’alto tirreno cosentino.
Il laboratorio era a conduzione ‘familiare’ e ‘specializzato’ in marijuana. A Bonifati, i militari dell’Arma hanno arrestato un bracciante agricolo 58enne e suo figlio 42enne; dopo aver individuato il primo dei casolari riconducibili a padre e figlio, hanno sorpreso il 42enne intento nella lavorazione e preparazione delle singole dosi di marijuana. In quel casolare erano già pronti 400 grammi di sostanza stupefacente da imbustare. Depositate 218 piante già estirpate ed essiccate in attesa di lavorazione.
Il laboratorio era a conduzione ‘familiare’ e ‘specializzato’ in marijuana. A Bonifati, i militari dell’Arma hanno arrestato un bracciante agricolo 58enne e suo figlio 42enne; dopo aver individuato il primo dei casolari riconducibili a padre e figlio, hanno sorpreso il 42enne intento nella lavorazione e preparazione delle singole dosi di marijuana. In quel casolare erano già pronti 400 grammi di sostanza stupefacente da imbustare. Depositate 218 piante già estirpate ed essiccate in attesa di lavorazione.
La perquisizione si è allargata in altri tre casolari, tutti nelle vicinanze del primo. All’interno vi erano tre sacchi di marijuana del peso complessivo di 12 chili. In un casolare era stato anche ricavato un locale al cui interno vi erano alcune stufe elettriche. Queste avevano il compito di accelerare e facilitare il processo di essiccamento delle piantine, appese a fili in nylon 280 piantine di marijuana, dell’altezza compresa tra 1,5 e 2 metri di altezza,ancora in parte verdi. Trovati anche degli attrezzi da lavoro, forbici ed attrezzi da giardinaggio e potatura. Il padre è in carcere, mentre il figlio ai domiciliari.
Redazione Calabria 7