La seconda sezione penale della Corte d’appello di Catanzaro ha rideterminato la pena nei confronti di Danilo Schimio 29 anni di Limbadi. In accoglimento delle argomentazioni difensive proposte dall’avvocato Francesco Capria, la condanna è stata ridotta a quattro anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione. La vicenda traeva origine da una perquisizione domiciliari effettuata dai Carabinieri di Limbadi nella quale venivano trovato 11 chili di marijuana, 688 grammi di cocaina, una pistola con matricola abrasa, 23 mila euro in contanti e un rilevatore di microspie.
L’imputato, a seguito di giudizio abbreviato, è stato condannato dal gup del Tribunale di Vibo cinque anni e quattro mesi di reclusione. All’esito del giudizio di secondo grado, la Corte, ritenendo fondate le doglianze difensive in punto di dosimetria della pena, ha rideterminato la condanna inflitta dal giudice di primo grado, revocando, peraltro, l’interdizione legale e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L’imputato, a seguito di giudizio abbreviato, è stato condannato dal gup del Tribunale di Vibo cinque anni e quattro mesi di reclusione. All’esito del giudizio di secondo grado, la Corte, ritenendo fondate le doglianze difensive in punto di dosimetria della pena, ha rideterminato la condanna inflitta dal giudice di primo grado, revocando, peraltro, l’interdizione legale e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.