Ritornano di nuovo sul banco degli imputati le ventuno persone condannate con rito abbreviato il 24 ottobre dell’anno scorso, nell’ambito del processo Drug Family, nato da un’inchiesta della Dda che ha portato gli uomini della compagnia dei Carabinieri di Catanzaro, guidati dal colonnello Roberto di Costanzo e della Squadra mobile della Questura del capoluogo calabrese diretta da Fabio Catalano a notificare ad ottobre 2021 30 misure cautelari di cui 18 in carcere, 10 ai domiciliari e 2 all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
L’organizzazione criminale su base familiare
L’organizzazione criminale su base familiare
In primo grado ha retto l’impianto accusatorio dei pubblici ministeri Chiara Bonfadini e Anna Chiara Reale, che nel corso della requisitoria hanno sottolineato l’esistenza di un’organizzazione criminale su base familiare, operante nell’area sud della città di Catanzaro, nel quartiere Aranceto, puntando su un sodalizio ben strutturato e con specifici ruoli assegnati ad ogni suo componente, a partire dai promotori, passando per gli organizzatori degli approvvigionamenti fino ad arrivare agli esecutori nella distribuzione al minuto di hashish, cocaina ed eroina. Adesso bisognerà vedere il verdetto della Corte di appello, che ha fissato il processo di secondo grado per il prossimo 12 luglio, perché i giudici potranno decidere se confermare, ribaltare per alcuni o per tutti la sentenza emessa dal gup, nel contraddittorio tra le parti (LEGGI). Tra gli imputati anche l’ex collaboratrice di giustizia Natascia Paparazzo, detta Occhianera, che ha consentito ad investigatori e magistrati di fare quadrato sull’associazione capeggiata da Marco Passalacqua.
I nomi di tutti gli imputati
Il processo di appello riguarda Nino Berlingiere, Cosimo Bevilacqua, (26enne), Cosimo Bevilacqua, (25enne), detto Coccolino; Luciano Bevilacqua; Massimo Bevilacqua, detto U Malloscio; Maurizio Bevilacqua; Luca Catania; Giuseppe Mungo; Natascia Paparazzo; Cosimo Damiano Passalacqua; Daniele Passalacqua, detto Lupen; Domenico Passalacqua, detto Mimì; Domenico Salvatore Passalacqua, detto Geppetto; Enzo Passalacqua; Franco Passalacqua, detto Bis; Marco Passalacqua, detto Coccio d’olivo; Rossella Passalacqua, detta Ro ro; Silvana Passalacqua; Angela Tropea; Damiano Veneziano e Giovanni Veneziano, detto U Voi,
Lo smercio e le spie per monitorare le Forze dell’Ordine
Il business dello spaccio, dall’hashish alla marijuana, alla cocaina e alla eroina, sarebbe iniziata nell’abitazione di via Teano al civico 19 e lo smercio, al terzo e al quarto piano dell’edificio, talvolta utilizzando per nascondere la droga l’appartamento a piano terra (LEGGI QUI). Paparazzo ha confermato durante le sue dichiarazioni, in base a quanto risulta nell’ordinanza vergata dal gip Gaia Sorrentino, che tanto lei, che Marco Passalacqua e Domenico Salvatore Passalacqua avevano a disposizione un impianto di videosorveglianza per controllare gli accessi agli appartamenti ed eventuali incursioni delle Forze di polizia. All’esterno, invece, c’era chi faceva la guardia, avvertendoli mediante walkie talkie oppure mandando l’allerta con dei ragazzini. A tenere i rapporti con i fornitori, Marco Passalacqua, che avrebbe utilizzato un telefono, nel quale inseriva schede intestate a persone straniere e le comunicazioni avvenivano mediante Whatsapp. La donna avrebbe consegnato gli utili al marito, il quale li divideva con il fratello, ritenendo che il coniuge trattenesse per sé parte dei guadagni, custoditi sotto l’armadio della camera da letto “al riparo dalle perquisizioni”.
Il collegio difensivo
Gli avvocati Giuseppe Vetrano, Gregorio Viscomi, Giovanni Gemelli, Alessandro Guerriero, Antonio Ludovico, Piero Chiodo Francesco Ansani, Fulvio Mancini, Sergio Lucisano, Antonio Iannone e Sandro D’Agostino tenteranno di smontare le ipotesi accusatorie.
LEGGI ANCHE | DRUG FAMILY | Aranceto, l’ultimo fortino rom di Catanzaro “espugnato” da Gratteri
LEGGI ANCHE | DRUG FAMILY | L’allarme di Gratteri: “Bambini utilizzati per arricchirsi. Politica faccia qualcosa”
LEGGI ANCHE | Blitz antidroga di carabinieri e polizia a Catanzaro, 31 arresti (VIDEO)
LEGGI ANCHE | Market della droga nel fortino rom di Catanzaro, 36 indagati (NOMI)
LEGGI ANCHE | Overdose e sassaiole nel fortino rom di Catanzaro, lo spaccio di droga era questione di famiglia